La Storia è (in)finita. Paradossi, paraculi, parafulmini contemporanei.

Parlare di arte contemporanea è un confronto costante, un raffronto con il passato storico, non si guarda mai al presente, eppure si tratta di contemporaneo, ma si percepisce un certo paragone parallelo con quello che chiamiamo “la nostra storia”.
Il passato è spesso un macigno difficile da affrontare, un ostacolo a chi vuol crescere e confrontarsi con l’oggi e il domani, spesso gli artisti sono costretti a questo sproporzionato confronto con ciò che è avvenuto prima, con coloro che hanno creato opere ed espresso un pensiero che ora verrà, senza dubbio, equiparato al lavoro creato.

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È sempre la stessa storia… storia delle storie da raccontare!

Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.”
(Confucio)

Le vicissitudini delle arti passano attraverso le situazioni di vita degli artisti che sviluppano in prima persona le cose, gli eventi e i cambiamenti epocali.
È un indizio importante ciò che con la cultura delle immagini si arriva a percepire e a fare, non é mai da sottovalutare il potere della storia e della cultura generale che arriva di “prepotenza” ad insidiarsi nella storia.
Percepire la storia dell’arte é comprendere la storia dell’uomo, rimangono segni che lasciano lo spazio del momento che si vive, il corso degli eventi poi storicizzati sono pieni di simboli che ne tracciano spaio e situazioni.

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Viaggiare. Il senso della meta verso moderni Grand Tour

Un viaggio porta sempre insito in sé la scoperta di nuovi luoghi, nuovi incontri e nuove conoscenze, forse banale e ripetitivo, ma non si ritorna mai come si é partiti.
Nel percorso che si intraprende si arriva sempre ad esplorare luoghi e visioni differenti, ognuno regala un pezzo di emozione alla nostra storia e si finisce per trovare e provare le stesse identiche “convulsioni emotive” provate nel passato da altri che hanno intrapreso i nostri stessi viaggi, calpestato le stesse strade, respirato la stessa aria.

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I mestieranti dell’arte: sognatori e artisti

La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro.
Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare
(Arthur Schopenhauer)

Costa fatica realizzare i propri sogni, è lastricata sia di difficoltà che di soddisfazioni la strada che ci si ritrova ogni giorno, impegno, costanza, studio e ricerca sono forse gli unici compagni di viaggio e strumenti che si affrontano.
Non è mai semplice, ma neppure impossibile arrivare alla concretizzazione dei propri desideri: un passo alla volta il cammino si fa percorso prima e viaggio poi, si raggiunge la meta, magari in condizioni diverse da quando si è partiti, forse arricchiti, ma indubbiamente diversi.

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Love song. Amore per amore d’arte. “Love song”, questa è una canzone d’amore, una canzone d’amore, che dura il tempo di un ascolto.

a Marco Cocci,
folle folletto d’energia, per le sue “Love song”,
per l’incredibile forza, amore ed emozione che mette in ogni cosa che fa,
per essere ciò che è e perché non cambi mai!

Love song“, questa è una canzone d’amore, una canzone d’amore, che dura il tempo di un ascolto. Una canzone, versi cantanti in forma di poesia e che si mescolano ad immagini che poi si riversano verso chi si ama, indice dell’amore, punto a cui tutto arriva.
Dante Alighieri e Beatrice, Francesco Petrarca e Laura, Raffaello e la Fornarina, Salvador Dalì e Gala, Frida Khalo e Diego Rivera, Auguste Rodin e Camille Claudel, Robert Rauschenberg e Jasper Johns, Jackson Pollock e Lee Krasner, Gilbert e George, John Lennon e Yoko Ono, Marina Abramovic e Ulay, l’amore nelle arti, le coppie che si amano, si lasciano e amano ancora, solo un piccolo esempio nella vastità della storia dell’amore nell’arte.

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IL CORPO. Nona rassegna Internazionale di Illustrazione – Museo Diocesano, Padova

Illustratori da tutto il mondo sono coinvolti ormai da 15 anni attraverso il linguaggio visivo dato dalle immagini per raccontare al pubblico un viaggio fatto di esperienze, culture, storie.
La nona rassegna internazionale di illustrazione partita il 03 febbraio 2018 parla per mezzo delle immagini del corpo.
Il corpo visto come rapporto personale in percezione con i suoi cambiamenti nella crescita e nella vita, un viaggio tra le trasformazioni del tempo e nello spazio, un insieme di relazioni con gli altri e con il mondo circostante e, soprattutto, nella sua dimensione spirituale e di rapporto con il sacro.

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Tempo ritrovato. E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia.

A mio avviso non ci sostituisce al passato, semplicemente si aggiunge un nuovo anello alla sua catena
(Paul Cézanne)

Tempo, quante volte ricorre la parola tempo nei nostri discorsi, nei pensieri, nel quotidiano e nella paura del domani, il tempo futuro che dovrà ancora arrivare e il tempo perduto, quello passato, che non torna più.
Si rincorre questo tempo con la paura di bruciarlo tutto, di non avere più spazio e di consumare tutta l’aria attorno che c’è, con il segreto timore di avere perduto tutto e di non aver concluso poi nulla.

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Leggere per dipingere espressioni. Dipingere per leggere espressioni.

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi.
No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)

Prima di iniziare a leggere un libro, i fattori che portano alla lettura del testo selezionato sono molteplici e spesso non dà il giusto peso poiché diventa una scelta d’istinto e naturale.
Si comincia la lettura per gusto, in base alle cose piacciono, in base al genere che varia dal romanzo, alla narrativa, ai classici, alla fantascienza, ai gialli, alle biografie o storie d’amore, senza scordare i romanzi storici e fantasy.

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“Orrore! Ma che schifo quest’opera!” la bellezza non è tutto

Che schifo questo quadro!“, affermazione spesso dettata d’istinto verso un lavoro compiuto da un artista che non piace, o meglio, che non trova i nostri gusti e tocca le nostre corde emotive.
Ma lo “schifo”, da cosa è generato? Da una non ben identificata interpretazione del soggetto posto di fronte? Da un assembramento di forme e colori che non trovano il nostro personale gusto? Da una ricerca infantile e sommaria di ciò che è rappresentato?
Gli elementi sono variabili, sono troppi forse per essere elencati, si passa dal piacere soggettivo al gusto oggettivo: se una cosa è brutta, è brutta!

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#IONONSONOUNCOSTO. Figli della Terra di Mezzo.

Ai ragazzi di Comdata.
Mi sono reso conto che è la paura la peggiore delle disgrazie;
è la paura il vero nemico, perciò alzati e va ad affrontare la vita reale
e se il mondo è un bastardo allora colpiscilo con tutta la forza che hai
(Breaking Bad – Walter White)

Che futuro si prospetta per i figli dell’Uomo nati tra gli anni Settanta e Ottanta? Chi sono quei giovani uomini e donne che si affacciano ogni giorno al mondo? Cosa avranno mai da dire a coloro che sono nati con i social network, con gli smartphone, con l’idea delle frontiere abbattute e della moneta unica, con le scoperte medico-scientifiche che debellano malattie fino a poco tempo fa incurabili, con la tecnologia dilagante, con le diete vegane, le serie tv in streaming e i reality show? Tutto oggi si è fatto più fluido e semplice, come schiacciare un tasto sul pc: tutto si trova con un click, con una digitalizzazione, dalla ricerca scolastica al cibo che arriva direttamente a casa, dalle mappe digitali all’amore, dove intere folle si amano e incontrano nelle chat, poi si lasciano via whatsapp e si consolano con una marea di selfie filtrati.

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