Pubblicato il 26/01/2016 http://vecchiatoart.blogspot.it

Visitare una mostra o un museo è sempre una piacevole attività culturale che riempie le giornate e svaga la mente. Si cammina tra le opere d’arte, tra i quadri e le sculture, si ammirano musiche e video che fanno da corollario alla mostra, si scoprono (o riscoprono) grandi artisti e capolavori, ci si confronta con il passato o si ammira il mondo contemporaneo. Spesso però non si sa davvero come ci si deve comportare ad una mostra, si ha paura di conoscere troppo di quello che si va a vedere col rischio di rimanere delusi o al contrario troppo poco con la paura di non apprezzare e capire perfettamente quello che viene proposto.
Molte le domande che si accavallano in testa: è necessario davvero vedere tutte le sale, tutti i quadri, leggere tutte le didascalie e i pannelli per dire di aver capito e visitato l’intera esposizione?
Bisogna per forza fare tutto con calma e scrupolo per poter assaporare ogni minimo dettaglio?

 per di qua e per di là
per di qua e per di là

È più importante lasciarsi condurre da un’audioguida o da una guida interna o lasciarsi andare alle sensazioni personali? Bisogna lasciarsi sedurre da quello che è proposto come percorso oppure seguire l’istinto di ciò che ci piace? È bene conoscere ogni singolo dettaglio dell’artista e delle opere o lasciarsi incantare dal momento?
Il troppo o il troppo poco per percorrere un itinerario? Prima o poi tutti si sono posti questi interrogativi e allora come ci si deve comportare e presentare ad una visita culturale in un museo?
Poche semplici regole e pochi punti per poter seguire il viaggio tra arte e cultura.

vedere i quadri
vedere i quadri

Abbiate tempo: tempus fuggit– la visita in uno spazio come un museo o una mostra può essere molto spesso impegnativa e pesante, si esce stanchi, affamati e pieni di nozioni e cose viste. Beh, il miglior consiglio è prima di tutto di entrare dopo aver mangiato (cosi si rischia di non avere i crampi per la fame) e di aver visitato la toilette, così non ci sono scuse o “incidenti di percorso”: pancia piena e vescica vuota aiutano alla comprensione di ciò che si vede.
Non siate ansiosi di vedere TUTTO, ognuno si prenda il tempo che serve: un minuto, un’ora e usate il tempo per rendere piacevole quello che vi piace. Ci si sofferma di più davanti ad un’opera che ci piace e meno con altre e quindi si utilizzi il tempo per le cose che trasmettono sensazioni, curiosità e piacere.

godersi lo spettacolo
godersi lo spettacolo

Penso dunque sono – i “tipi” da mostra sono diversi: quello che sa tutto e ha studiato tutto dell’artista e conosce ogni opera, chi invece ne è completamente all’oscuro, troviamo pure la persona che sta in silenzio e guarda e non commenta, quelli che scambiano pareri e opinioni, altri ancora che girano con il catalogo e audio guida, alcuni che con blocco notes e penna scrivono e annotano tutto… Ognuno è diverso, importante è non seguire la massa e quello che fanno o dicono gli altri. Non è maleducazione se andate ad una mostra con qualcuno e poi vi dividete nelle sale per ritrovarvi insieme a varcare la soglia della prossima sala e solo allora scambiare pareri e opinioni, ognuno pensa, dunque vive il suo rapporto d’arte come meglio crede e sente.

Mirò mirato
Mirò mirato

I remember – ricordare quello che si è visto non significa tornare a casa con un valore enciclopedico insito nella testa. Avere una sensazione, un quadro solo, un artista specifico ha comunque arricchito la vostra visita senza per questo sentire l’obbligo di ricordare ogni singola data e ogni piccolo dettaglio.
È bello anche ricordare la sensazione vissuta tra le opere con la persona con la quale si è visitata la mostra, vedere le persone che come noi sono lì presenti, far tesoro di ogni sensazione è l’aspetto migliore.

vedere i quadri
vedere i quadri

Odissea nello spazio – quasi improbabile e impossibile trvoare (per fortuna) musei e mostre vuote, come noi altre persone venute lì per vedere, soffermarsi, fotografare, commentare e guardare le opere d’arte. Il quadro di richiamo sarà affolato di visitatori che sgranano occhi e allungano i colli per vedere meglio, la calca davanti all’opera corrisponde a persone che spingono, gente che commenta, odori e profumi vari, confusione di massa.
Importante è capire cosa guardare e ritagliarsi un piccolo mondo isolato per porvi le proprie emozioni, banale? Beh mica tanto! Provate a farlo e poi ne riparliamo.
Se trovate un gruppo o una scolaresca che si accalca nella sala saltate la sala e tornate successivamente, il percorso guidato aiuto alla comprensione, ma guidare il percorso è sempre il vostro istinto (spesso di sopravvivenza dalla folla).

visita al museo
visita al museo

Punto per punto – e ora il punto più importante: è davvero necessario seguire un vademecum per vedere una mostra o un museo? Forse no.
L’unica regola è vivere l’arte e il momento. Essere sempre e comunque se stessi nelle scelte e nelle cose da seguire.
Se ho voglia di sedermi perché sono stanco e ne approfitto di comodi divani sparsi nella sala che mi permettono di guardare il cellulare e postare in Facebook che sono alla mostra perché non farlo? Se interrompo l’idilliaca visione dei quadri per un caffè e una brioche al bar interno perché correre il rischio di svenire dalla stanchezza e dalla fame? Anche se poi potete sempre dire che il vostro “mancamento” è dovuto ad una sorta di “sindrome di Stendhal”…
L’artista può scatenare in noi la voglia di conoscere e sapere di più oppure ottenere l’effetto contrario e non interessarci minimamente, sempre un’emozione scaturita da una visita culturale.
Approcciarsi al mondo dell’arte è vivere l’arte e l’arte si vive anche nella semplicità delle impressioni.

visitare un museo
visitare un museo