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Quando l’Arte parla. “Chiedimi se sarò felice”.

Pubblicato il 12 gennaio in http://vecchiatoart.blogspot.it

Anno nuovo, propositi nuovi: “Dopo le feste, lo giuro, mi metto a dieta e mi iscrivo in palestra!”, “Prometto che ai saldi compro solo se necessario”, “Anno nuovo via col passato, cancello i rami secchi dalla rubrica e non ci penso più”, “Quest’anno sarà l’anno del cambiamento, vedrai, una vera bomba!”, “L’oroscopo dice che questo è l’anno del mio segno, avrò tutti i pianeti allineati“.

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Ma ti piace veramente? Occasioni d’arte in tempo di saldi!

Pubblicato il 8 gennaio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Quante volte sarà capitato di trovarsi davanti ad uno specchio mentre si prova un maglione, un vestito, un paio di scarpe da acquistare ed essere nel dubbio se comprare o no?
Ok, ci sta il prezzo conveniente, la merce in saldo, l’occasione da non perdere, il capo alla moda…ma poi presi dall’entusiasmo si finisce per cedere anche al superfluo o all’inutile e allora si scoprirà che quelle scarpe fanno male, quel maglione proprio non lo si indosserà mai più di una volta e quel vestito, con una domanda sbalorditiva rivolta dalla nostra migliore amica farà crollare l’intenzione di portarlo sulla pelle: “ma ti piace veramente?“.

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Per ogni fine c’è un nuovo inizio. Imparare a guardare e vedere nell’arte e nella contemporaneità

Pubblicato il 5 gennaio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Ad Alice, la piccola stella di Federica e Simone

“Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua”
(Il Piccolo Principe, Antoine de Saint Exupéry)

Capita molto spesso di trovarsi davanti ad opere che all’apparenza sembrano una cosa ma in realtà ne raffigurano un’altra, sovente rappresentano un soggetto reale che piano piano scivola nel concettuale.
È l’importanza della dicotomia tra VEDERE e GUARDARE, due elementi completamente diversi quando ci si mette davanti ad un’opera d’arte.

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Alla Fiera dell’arte. GUARDARE ed ASCOLTARE tra arte ed artisti

Pubblicato l’11 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

L’esperienza di una fiera d’arte é tra le cose che bisogna provare almeno nella vita per il percorso d’arte che un artista, gallerista o aspirante critico decide e tenta di fare.
É un gran calderone di cose viste, riviste e rivisitate, di vecchio e di nuovo che si affaccia ben presto sul mercato dell’arte.
Alcune delle fiere possono apparire scontate e di poco interesse, altre ambite e gettonate per nomi e presenza, penso che le fiere invece debbano essere considerate tutte indistintamente come raccoglitore umano e artistico dei tempi che si vivono.

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“Sacrificio o maledizione?” Halloween nell’arte e nelle paure

 

Pubblicato il 30 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

A Federica,
perché la vita è magia, mistero, follia…e lei lo sa e la vive!

31 ottobre, festa di Halloween.
Questa data ha assunto ormai da diversi anni un aspetto puramente consumistico finendo per oscurare invece i significati originari per i quali era nata.
Una vera e propria festa in costume che dilaga in varie parti del mondo: dagli Stati Uniti, all’Australia per finire in Europa, in paesi che si slegano dal significato dal carattere pagano – religioso a favore invece di una tradizione votata al divertimento e al consumismo.

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“Com’è umano lei!” Fantozzi, l’uomo moderno tra forza ideale e sfiga quotidiana

Pubblicato il 27 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“Io, Pina, ho una caratteristica: loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile, e sai perché?
Perché sono il più grande “perditore” di tutti i tempi. Ho perso sempre tutto:
due guerre mondiali, un impero coloniale,
otto – dico otto! – campionati mondiali di calcio consecutivi,
capacità d’acquisto della lira, fiducia in chi mi governa…
e la testa, per un mostr… per una donna come te”
(Ugo Fantozzi)

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Artisti e arte. Un altro punto di vista, un’altra prospettiva

Pubblicato il 20 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Libri, critici, pezzi di articoli, recensioni, interviste e quanto altro sia social e comunicazione si mettono sempre dal punto di vista dell’opera d’arte e della mostra.
Tutto è sezionato quando si parla un linguaggio nuovo come decodifica di una serie di segni e bisogni che servono a focalizzare ciò che ci viene presentato. Lo spettatore è il responsabile e fruitore primario di tutto quello che l’artista per mesi, anni e frazioni di ogni studiato secondo ha messo in scena per il pubblico.

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Performance dello stupore: Perfect! Tutto è arte (in)compiuta

Pubblicato il 6 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Esistono canoni estetici per l’arte contemporanea? Esiste la possibilità che tutto quello che è presentato possa essere considerato arte? Quante volte ad una mostra ci si trova nell’imbarazzo totale nel chiedersi quale sia, ad esempio, l’estintore e quale l’opera d’arte? E che dire poi dei vuoti cosmici che corrispondono a stanze completamente sgombre? Sgombre da ogni pensiero e da ogni oggetto e ci si chiede “Beh? E cosa sono venuto a vedere?”, si, perché in fondo spesso una stanza libera da oggetti è comunque sempre una stanza da riempire.

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Genialità e fortuna: esistono i colpi di geni ma anche le botte di c…

Pubblicato il 29 settembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

La fortuna non c’entra quando ci si trova davanti ad un artista e al suo lavoro, o meglio non solo quella, non ci vuole solo la Dea bendata che deve far scaturire valanghe di parole a decantare le opere e la critica ma soprattutto coinvolgere-sconvolgere il pubblico.
Ci vuole bravura, spesso si dimentica questa parola: genialità e bravura che, se per i pochi artisti di fama mondiale, coincide con il riconoscimento globale e valanghe di premi, per altri sta a significare un percorso fatto di gavetta, di studio, di umilianti mostre presentate alle sagre di paese o in qualche buio luogo adibito a spazio espositivo, ma, ricordiamo, che anche gli Impressionisti cominciarono dal basso, anzi no, dall’alto, esponendo in un sottotetto nel 1874.

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Arte perché? La forza di un popolo sta nella difesa della sua cultura

Pubblicato il 31 luglio 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

A Gabriella,
la mia mamma,
forte come una roccia e viva sempre, per l’amore.
(29/01/1941-31/07/2011)

La vera vita è riflessione su se stessa
(Giovanni Gentile)

La forza di un popolo sta nella difesa della sua cultura, direi che con questa frase d’inizio si potrebbe concludere l’excursus di parole che ne seguiranno.
Non ci sarebbe altro da aggiungere ma dato lo spazio e il tempo per farlo non manca allora qualche parola da spendere per FORZA e per DIFESA ci sta tutta!

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