Archivio tag Riccardo Cavallini

WE THE PEOPLE

In questo periodo così complesso da vivere emotivamente, il volto ci è quasi stato rubato nella sua essenza primaria, ci rimane solo lo sguardo. È forse proprio da questa privazione che è nata l’idea di chiedere a una trentina di artisti contemporanei di restituirci, attraverso la loro espressività artistica, quelle emozioni che ci sono state tolte.

Quarantasei muscoli facciali regalano un’infinita gamma di espressioni, agli artisti il compito di enfatizzare, caratterizzare e quindi indagare il volto o l’atteggiamento, attraverso pittura, scultura, video art e fotografia.

4 Maggio – 2 Giugno 2021
Sala della Gran Guardia, Padova


continua a leggere

Dissolvenze. Viaggio all’interno della mostra. Appunti e visioni di una visita guidata.

Il Monte di Pietà a destra, la maestosa severità del Duomo davanti con a fianco il Battistero decorato da Giusto de’ Menabuoi, il Palazzo Arcivescovile a sinistra e la piazza centrale che tutto abbraccia. Davanti, dirimpetto al Duomo, si apre il ghetto ebraico e camminando sui sampietrini si ripercorrono strade antiche, memorie e ricordi di un tempo passato che si accavallano al presente caotico fatto di traffico d’auto, biciclette e motorini, gente che parla al cellulare o che si isola con le cuffiette ascoltando musica.

continua a leggere

DISSOLVENZE – Museo Diocesano di Padova

DISSOLVENZE

26 Ottobre 2019 – 30 Novembre 2019

Museo Diocesano, Padova

Inaugurazione, sabato 26 Ottobre 2019, ore 18.00

MV Eventi e il Museo Diocesano di Padova presentano la mostra “Dissolvenze”, curata da Enrica Feltracco, Massimiliano Sabbion e Matteo Vanzan.
L’esposizione sarà inaugurata sabato 26 Ottobre alle ore 18.00 nelle splendide sale del Museo Diocesano di Padova
47 artisti nazionali e internazionali più il Poetic Hotel racconteranno la loro idea di dissolvenza nell’arte oggi, attraverso pittura, scultura, fotografia, video art e installazioni.

continua a leggere

VERA. Ogni donna è vera, come vera è la sua storia

“…e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose.”
(La canzone di Marinella – Fabrizio de Andrè)

Perché un essere umano arriva ad infierire su un altro suo simile solo perché presumibilmente debole e privo di difesa? Perché i sentimenti cambiano e dall’amore si passa all’odio? Che cosa spinge un uomo ad usare violenza verso una creatura più fragile, spesso verso una donna?
Ogni giorno i media si riempiono di violenza perpetrata verso chi non trova rispetto, amore e protezione e non si contano gli episodi di femminicidio, di violenza carnale e psicologica ai danni delle donne.
La violenza dilaga, dal singolo, al gruppo che schernisce e sporca la purezza dell’anima più debole, un corpo che cade sotto i colpi di chi usurpa e lo viola facendolo sentire un oggetto, una “cosa” su cui scaricare rabbia e paure, un corpo che si trova abusato e usato, un’anima ferita, divisa in due, tra ciò che segna il mondo prima della violenza e il dopo, mentre il tempo scorre e continua.

continua a leggere