Archivio tag recensione

È Natale, si può illuminare di più. Potere delle luci e degli addobbi in città

Pubblicato l’8 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Le prime nebbie, il freddo, i vetri delle macchine che si ghiacciano, la perdita di sensibilità alle dita alla fermata dell’autobus quando si cerca di inviare un sms e lo schermo dello smartphone non risponde, sciarpe e cappelli che non mancano mai, il gioco di rivoli di fiato che vaporizza quando si respira a bocca aperta, il naso che gocciola, le caramelle per la tosse…beh, si, è proprio arrivato l’inverno! Protratto a lungo colpa dell’alta pressione, da cambi di clima, dalla guerra al caldo estivo sopra la norma, ora si affaccia l’inverno e per me, come per la maggior parte della popolazione italiana, ci si accorge del cambio stagione anche per il pullulare di luci, addobbi, pubblicità in tv e manifesti che ci ricordano che arrivano le feste e il consumismo associato.

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Paris mon amour. L’occidente si mostra: l’arte è storia, l’arte è il NO alla paura

“Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien
Ni le bien qu’on m’a fait
Ni le mal; tout ça m’est bien égal!”
(Non, je ne regrette rien – Edith Piaf)

A Silva, che ha condiviso la gioia di Paris prima della tempesta
Ad Alice, perché in lei c’è sempre un po’ di Paris, di arte e di buona follia

Novembre è passato, si fa più freddo il clima e si respira aria fresca mista a terrore e paura dopo gli attacchi a Parigi firmati Isis nel triste giorno datato venerdì 13, nonostante tutto si prosegue la vita e ora più che mai il mondo occidentale regala attenzione ad una differenza non tanto legata alla religione o alla cultura, quanto al modo di vedere il mondo in un’altra ottica.

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“Com’è umano lei!” Fantozzi, l’uomo moderno tra forza ideale e sfiga quotidiana

Pubblicato il 27 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“Io, Pina, ho una caratteristica: loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile, e sai perché?
Perché sono il più grande “perditore” di tutti i tempi. Ho perso sempre tutto:
due guerre mondiali, un impero coloniale,
otto – dico otto! – campionati mondiali di calcio consecutivi,
capacità d’acquisto della lira, fiducia in chi mi governa…
e la testa, per un mostr… per una donna come te”
(Ugo Fantozzi)

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Shake It Off! Fuori da questo corpo, fuori dai denti, via tutto!

Pubblicato il 23 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Ci guadagneremmo di più a farci vedere come siamo che a cercar di apparire quel che non siamo
(François de La Rochefoucauld)

Per Alice,
che mai stacca e mai si arrende.

Shake It Off! Scrolla via, scuoti, butta fuori… un bel Shake It Off che diventa il moderno “non ti curar di loro, ma guarda e passa” dantesco, un gradito “chissenefrega” attualizzato.

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Artisti e arte. Un altro punto di vista, un’altra prospettiva

Pubblicato il 20 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Libri, critici, pezzi di articoli, recensioni, interviste e quanto altro sia social e comunicazione si mettono sempre dal punto di vista dell’opera d’arte e della mostra.
Tutto è sezionato quando si parla un linguaggio nuovo come decodifica di una serie di segni e bisogni che servono a focalizzare ciò che ci viene presentato. Lo spettatore è il responsabile e fruitore primario di tutto quello che l’artista per mesi, anni e frazioni di ogni studiato secondo ha messo in scena per il pubblico.

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Vendesi!!! Un tanto al Kg. Un pezzo d’arte.

Pubblicato il 13 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Ci avete mai pensato? Perché non vendere l’arte un tanto al chilo? Si! Certo, una bella fetta di Antonio Canova, un pezzo di Colosseo, un Umberto Boccioni tagliato sottile sottile, sa, tanto per mantenere il profumo e la fragranza originale, oppure perché no? Perché non liquidare un’opera d’arte per intero per sanare i conti pubblici che fanno acqua da tutte le parti? Lo so lo so, è uno scherzo, una burla dai… come? No? Non è cosi? Davvero???

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La visita alla mostra. Avventura di un quotidiano giorno d’arte

Racconto completo in versione PDF

Cosa rimane alla fine del percorso? Cosa resta di una giornata tra arte e cultura? Si ricorderanno il capolavoro visto, la città sconosciuta e vissuta per quel frangente di tempo in cui si è soggiornato, si rivedranno le foto e si ripenserà a ciò che si è provato e passato, ma cosa succede veramente quando si visita un evento?

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La visita alla mostra. Avventura di un quotidiano giorno d’arte (PARTE IV di IV)

Pubblicato il 26 agosto 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

PARTE IV
“La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva”
(David Hume)

Manca ancora una cosa per concludere il rito della mostra: il bookshop, una bolgia di merchandising fatto di “ricordini” vari e kitsch che “bisogna-assolutamente-possedere”: dal portachiavi alle matite e penne, dalla gomma da cancellare, quaderni, blocchi, al moderno tappetino per il mouse, dagli intramontabili foulard, portfolio e cartoline commemorative che riproducono le opere, alle inutili e nel contempo indispensabili calamite da frigo, le carte da gioco, i sottobicchieri che non saranno mai usati, borse, ombrelli e ventagli che riproducono quadri e sculture, fino alle moderne cover per smartphone, e loro, le tazze, si, le immancabili tazze… ci sta insomma tutto quello che (non) serve per ogni tasca e per ogni uso.

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La visita alla mostra. Avventura di un quotidiano giorno d’arte (PARTE III di IV)

Pubblicato il 19 agosto 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

PARTE III
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”
(Marcel Proust)

E dopo tanti avvertimenti ecco che arriva, squarciando il brusio all’interno della mostra, l’urlo: NO CELLULARI, NO FOTO, come già ricordato, stancamente e infinitamente, dalla signorina della biglietteria, dalle guardie di sicurezze, dall’addetta al guardaroba e dal controllo biglietti.

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La visita alla mostra. Avventura di un quotidiano giorno d’arte (PARTE II di IV)

Pubblicato il 12 agosto 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

PARTE II
“Ciò che non hai mai visto lo trovi dove non sei mai stato”
(Detto africano)

Occhi e orecchi buttano sguardo e udito verso una coppia di signori allo sportello vicino al nostro che chiedono, prima di entrare, quali sconti sono presenti per la riduzione del biglietto.
Ovviamente over 65, studenti fino ai 25, il resto: muori e paga.

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