Archivio tag Orlan

L’arte è una questione di pelle, epidermide di emozioni

Pubblicato il 21 marzo 2017 in http://vecchiatoart.blogspot.it

La cosa più profonda di un uomo è la pelle
(Paul Valery)

Una sensazione. Quando qualcosa si insinua e piace o, al contrario, si allontana invece dai nostri piaceri la prima ad assaporarne l’impatto è la pelle, come? Con un brivido o una percezione di calore diffuso che si pone tra l’esterno e l’emozionalità del vissuto, il nostro corpo.
L’arte è così, come la pelle, dà i brividi, è il limite tra esterno ed esternalizzazione, l’arte è la pelle su cui si indagano le sensazioni, la critica di sé, la storia, dove si gettano le basi future senza scordare di guardare indietro.
L’arte è il confine, la pelle è il confine.

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Arte e cura del corpo: la bellezza nell’ultimo secolo

Pubblicato il 22/01/2016 http://vecchiatoart.blogspot.it

Com’è cambiato il concetto di bellezza nel corso dei secoli? Cosa si può definire piacevolmente estetico e cosa disturbante visivamente?
Solo nell’ultimo secolo l’idea di bellezza si è modificata in tanti punti di vista e nuovi canoni estetici si sono susseguiti nel corso dei decenni.
Il corpo è cambiato, il corpo si è trasformato ed è, oggi più che mai, il simbolo di una società in continua evoluzione.

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Corpo a corpo: ossessione ad “arte” per la perfezione

Pubblicato il 13 novembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere.”
(Jim Rohn)

L’ossessione per il corpo perfetto sembra accompagnare i pensieri di questi ultimi decenni, mai è data cosi importanza al corpo umano.
Già dagli anni Settanta la fisicità, la carnalità e l’espressione del corpo sono linguaggi che si ripercorrono in tutti i settori dalla politica, con l’affermazione del corpo della donna e la sessualità liberata da schemi e concetti che avevano represso l’uomo, fino alla concezione artistica di un corpo che parla per mezzo di installazioni, performance, body art che trova il suo massimo accentuato.

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L’uomo comune che ne sa di arte? Molto! Davvero? Si!

Pubblicato il 16 settembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Nell’arte c’è una finezza che apprezzo: il lieto fine che ci consola dell’esistenza quotidiana
(Robert Musil)

Per mezzo dei nuovi social network (Instagram, Facebook, Youtube i più gettonati) e della diffusione istantanea di immagini e notizie in tempo reale, si intensificano sia le burle che le bufale su qualsiasi argomento dando vita a moderne “leggende metropolitane” dove è facile scorgere il senso di disagio o di spaccatura dei tempi.
Si passa dallo spauracchio dell’immigrato che violenta innocenti bambine ad animali esotici trovati in qualche sperduto tombino, fino ad arrivare a congiure politiche e meteorologiche composte da teorie sulle scie chimiche lasciate dagli aerei o allo scoppio di tornado e tempeste su comando per punire paesi e regioni.

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Hot Art. L’arte erotica nella storia contemporanea dal voyeurismo ai selfie hot

Pubblicato il 3 luglio 2015 in https://vecchiatoart.blogspot.com

L’estate, il calore, l’afa che traspare nell’aria, i corpi che si denudano ed espongono al sole, la voglia di liberarsi dei vestiti ed essere più leggeri e liberi porta alla (di)scoperta di un sopito eros che pervade i mesi più caldi dell’anno, è innegabile che “se la lingua batte dove il dente duole” “l’occhio cada dove (non ) si vuole“.
Hot il tempo, hot le situazioni che si creano, hot i percorsi che si palesano e i messaggi che sono lanciati, hot i risultati che si avvinghiano nelle menti: un caldo stuzzicare che dà vita, per mezzo dalla vista e dei sensi, ad un percorso tra arte ed erotismo.

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L’altra metà dell’arte. Da muse ad artiste: donne in testa (o in festa)

Pubblicato l’8 marzo 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Pensando alla storia dell’arte la figura del pittore o scultore intento a realizzare un’opera si lega alla memoria di un artista maschio, ma quante sono le donne nell’arte? Quali sono?
Presenze che ritornano nelle opere come soggetti o modelle, mogli o amanti, compagne o ispiratrici come Gala per Salvador Dalì o le tanto amate donne picassiane ma dove sono le donne artiste?
Nel passato non sono mai esistite botteghe che hanno permesso lo sviluppo artistico della donna che fu sempre relegata ad arti minori quali tessitura, miniatura e ricamo.
In questo breve spazio a disposizione vogliamo ricordare i nomi delle donne che hanno fatto la storia dell’arte, mettendosi dall’atra parte della cattedra, non come muse ma come fautrici dell’arte stessa.

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