Pubblicato il 29 settembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it
La fortuna non c’entra quando ci si trova davanti ad un artista e al suo lavoro, o meglio non solo quella, non ci vuole solo la Dea bendata che deve far scaturire valanghe di parole a decantare le opere e la critica ma soprattutto coinvolgere-sconvolgere il pubblico.
Ci vuole bravura, spesso si dimentica questa parola: genialità e bravura che, se per i pochi artisti di fama mondiale, coincide con il riconoscimento globale e valanghe di premi, per altri sta a significare un percorso fatto di gavetta, di studio, di umilianti mostre presentate alle sagre di paese o in qualche buio luogo adibito a spazio espositivo, ma, ricordiamo, che anche gli Impressionisti cominciarono dal basso, anzi no, dall’alto, esponendo in un sottotetto nel 1874.