Archivio tag Gruppo Enne

Buon viaggio e arrivederci, Ennio Ludovico Chiggio, arrivederci!

“Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi”

La valigia per il viaggio si è chiusa ed è pronta, per un ultimo cammino. La cerniera ha circumnavigato tutto il suo perimetro, l’ultimo lucchetto è stato messo, la tasca riempita di fogli e un buon libro da leggere, non si sa mai che il tragitto sia noioso. Il bagaglio è preparato e si porta via forse quello che si ritiene indispensabile, di sicuro qualcosa lo si scorderà, poco importa.

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Ennio Ludovico Chiggio. Lumen in ludum

ENNIO LUDOVICO CHIGGIO – LUMEN
a cura di Massimiliano Sabbion

6 maggio 2017 – 15 giugno 2017

L’arte di Ennio Ludovico Chiggio è un gioco, sì, un gioco di forme, di colori, di zone in ombra e altre in luce, dove si indaga lo spazio visivo, dove la luminosità è la responsabile dell’interpretazione della visione poiché è la luce che indaga negli spazi e nelle animazioni cinetiche ed optical che hanno da sempre accompagnato l’artista.
Lumen, il titolo dell’ultima esposizione dell’artista, deriva direttamente da “lumen“, l’unità di misura del flusso luminoso.
Lumen, perché il rilevamento dell’emissione visibile di fatto è il responsabile del meccanismo della visione delle opere esposte, dove alla curva di sensibilità dell’occhio e alla radiazione luminosa è affidata la percepibilità meccanica ed emozionale.

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Ennio Ludovico Chiggio. Dislocamenti Amodali. Ricerche 1957-2011

Pubblicato il 17 giugno 2011

Mostra Ennio Ludovico Chiggio. Dislocamenti Amodali. Ricerche 1957-2011
Centro Culturale Altinate/ San Gaetano, Padova 18 giugno -17 luglio 2011

Testo integrale degli apparati critici in versione PDF

Comunicato stampa:

Dislocamenti amodali è il titolo che indica le modalità non ortodosse seguite dal suo autore, Ennio Ludovico Chiggio, nelle ricerche che ha compiuto in 50 anni, che lo hanno visto sempre al centro d’avventure culturali e di sodalizi collettivi con cui ha condiviso e attraversato molti episodi del contemporaneo.
L’amodalità consiste nella forma espositiva voluta dall’autore con episodi centrati sulla materia del vedere, con tagli diacronici e sincronici sul piano storico, che disloca appunto le opere raccolte e presentate nell’antologica (presso il Centro culturale San Gaetano di Padova), su piani ellittici, con un’irrimediabile e voluta perdita del centro.

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Il Cenacolo del Pozzetto

Pubblicato il 26 febbraio 2010

in “L’arte contemporanea a Padova lungo il corso del’900″
pp. 49 – 58

Testo integrale in versione PDF

Il circolo culturale “Il Pozzetto”, cosi chiamato dalla primitiva denominazione di via Nazario Sauro, 4 a Padova in cui ha sede, apre le porte il 20 ottobre 1956 con una mostra di Tono Zancanaro legato da profonda amicizia al presidente e fondatore  del circolo, Ettore Luccini.
Il Pozzetto si apre per 4 anni (1956-1960) all’insegna di “un orizzonte aperto”.

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