Chi si occupa di creatività, qualunque sia il campo d’azione preso in esame, si alza ogni mattina con la consapevolezza che non si deve necessariamente creare, ma sopravvivere in un mondo che usa e abusa della parola creatività.
Ogni giorno ci si appresta in primis a dover chiedere sempre scusa: scusarsi di fare troppo o al contrario di fare poco, scusarsi di piacere o di essere poco gradevoli, scusarsi per essere famosi o per non essere affatto conosciuti, scusarsi per aver preso in mano un pensiero e averlo poi trasformato in un’opera d’arte, scusarsi di scusarsi per farlo troppo spesso o troppo poco.