Memore delle lezioni dei maestri del passato e della ricerca compiuta negli anni, Silvia Scuderi si presenta all’occhio dello spettatore come una “viaggiatrice visiva” che ha portato con sé l’esperienza di un presente fatto di memoria, di visioni oniriche, di immagini che rimandano alla natura attraverso vedute paesaggistiche e particolari naturali in una immersione totalizzante che fonde cielo e terra, il visibile e l’astratto.
Corsi d’acqua che si specchiano tra le fronde di una flora ribelle e prospera, rocce che sedimentano secoli e stratificazioni del tempo, paludi e canneti, spazi immensi contrapposti a sguardi che occupano tutta la tela mostrando, a volte, un particolare riconducibile ad una natura di più ampio respiro.
Archivio tag Francesco Guardi
VILLE, NATURA E ARTE. L’architettura Veneta e la natura rappresentata nell’arte. Ripercorre Cinquecento anni di Storia dell’Arte in una discussione d’arte che prende in esame le ville della Riviera del Brenta, e non solo, ad opera di Andrea Palladio. Lo sviluppo della lezione avverrà seguendo il percorso della rappresentazione della natura, del paesaggio e della scoperta di flora e fauna da parte degli artisti nel corso dei secoli partendo da Giotto per passare poi ad Andrea Mantegna, al colorismo veneziano di Tiziano, Bellini, Tintoretto, Paolo Veronese, Antonello da Messina, Giorgione.
Fino a pervenire al genere del paesaggio e della veduta da Luca Carlevaris, Francesco Guardi, Canaletto, Marco Ricci, con un confronto del Naturalismo e realismo d’oltralpe si arriverà a toccare le punte della scuola veneta di Guglielmo Ciardi, Bartolomeo Bezzi, Luigi Nono, Ettore Tito.
Il Novecento Veneto protagonista poi con le figure di Giovanni Barbisan e la campagna Veneta e le sperimentazioni di Gianni Olivotto chiuderanno il percorso dei secoli che hanno guardato alla natura come esempio da cui trarre forme e colori.
20 aprile 2018
ore 19.00
Spazio Back UP (ex-Macello di Dolo, Venezia)
Natura!
Ne siamo circondati e avvolti – incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei.
Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia.
(Goethe)
Nella storia dell’arte si parla spesso di natura e la data del 1874, nascita dell’Impressionismo, prende il nome da un quadro di Claude Monet “Impressione al levar del sole“, un paesaggio naturale appunto. La natura è presente nella ricerca artistica nel corso dei secoli e la scelta della ex Corte Benedettina di Correzzola è stata fondamentale, in questi luoghi, posti che pulsano di storia e vita con le terre bonificate e strappate al mare, si respira un legame speciale tra l’uomo e il paesaggio: l’ansa del fiume Bacchiglione, i campi attorno, un’oasi che ben testimonia un panorama naturale un viaggio nelle terre venete.