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ARTE & CINEMA. Discussioni sull’arte contemporanea

La discussione “Arte & Cinema” prenderà in esame il rapporto esistente tra l’arte contemporanea e le pellicole cinematografiche prodotte nell’ultimo secolo, in un continuo sviluppo tra contaminazioni e rimandi, di prestiti al mondo dell’arte e restituzioni al cinema.
Le opere d’arte per alcuni registi sono diventate un importante laboratorio di ricerca che ha contribuito ad arricchire di ‘materiale plastico’ l’immagine cinematografica citando o rifacendosi ad opere di:
Giovanni Fattori, Pellizza da Volpedo, Arnold Böcklin, Ottone Rosai, Renato Guttuso, Fernand Léger, Man Ray, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Yves Klein, Mario Schifano e ai quali si ispirarono Luchino Visconti, Mauro Bolognini, Pier Paolo Pasolini, Mario Soldati, Stanley Kubrick, Federico Fellini, Roberto Rossellini.
Cabiria, Frida, Metropolis, Brama di vivere, Basquiat, Se mi lasci ti cancello, Arancia Meccanica, Sogni, La ragazza con l’orecchino di perla, Barry Lyndon, sono solo alcuni dei titoli che si susseguono nella discussione proposta tra immagine ed eternità fissata sulla pellicola.

9 marzo 2018
ore 18.00
Spazio Back UP (ex-Macello di Dolo, Venezia)

“Saluti da Rimini”. Tra burla e amarcord: quando l’arte va in vacanza

Pubblicato il 14 luglio 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Con la pubblicità non si scherza! Il linguaggio pubblicitario è complesso, difficile e spesso come un fulmine arriva e colpisce ma poi, frequentemente, si scorda.
Non sempre si trova il messaggio giusto per colpire l’immaginario dello spettatore, molto spesso ci sono pubblicità che si dimenticano, altre di cui si rammenta solo lo spot o il manifesto ma non cosa reclamizza (ed è un guaio per il prodotto), in altri casi è solo la merce che parla e non ha bisogno di pubblicità.
Ma cosa accade quando si deve mescolare arte e pubblicità?
Gli esempi nel corpo dell’ultimo secolo, dove si assiste ad un vero e proprio sviluppo della comunicazione, del design e del marketing, hanno lasciato alle spalle molteplici artisti prestati alla pubblicità e viceversa, pubblicità che sono diventate forme d’arte.

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