Fare la differenza, distinguersi, andare oltre ed essere sempre un punto di riferimento, diversi da tutti, diversi da chi? Differenti forse dalla massa o dalle proposte di una comfort zone che appiattisce e rende tutti uguali senza nessun segno distintivo, senza l’eccellenza che contraddistingue un singolo fra tanti.
Globalizzazione e omologazione spesso sono termini che si fondono finendo in questo modo per perdere la propria identità. Come fare per essere davvero unici e differenti, o meglio, come non perdere la propria identità?