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Un viaggio nell’oscurità. Il terrore nell’arte

Sabato 7 dicembre, ore 11:30 – Sala Rossini – Caffè Pedrocchi

Un viaggio nell’oscurità. Il terrore nell’arte.

lezione a cura dello storico e critico d’arte Massimiliano Sabbion.

Tra mostri, streghe e vampiri si analizzerà il tema dell’orrido nelle arti visive, esplorando come figure demoniache e sovrannaturali siano state interpretate da pittori, scultori e illustratori nel corso del tempo esercitando un fascino misterioso che si mescola tra horror e curiosità.

Info e prenotazioni: https://www.800padovafestival.it/

Sabato 7 dicembre, ore 11:30 – Sala Rossini – Caffè Pedrocchi

INGRESSO GRATUITO

Un viaggio nell’oscurità. Il terrore nell’arte

Ezio Bruno Caraceni – Nel labirinto dell’informale – dagli anni ‘50 ai ‘70

Una pittura che si trasforma, superando etichette e confini. I Musei Civici Eremitani dal 7 dicembre 2024 al 30 marzo 2025 ospitano la mostra Ezio Bruno Caraceni – Nel labirinto dell’informale – dagli anni ‘50 ai ‘70, una significativa finestra su un artista veneto da riscoprire, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

La retrospettiva è composta da oltre cento opere provenienti dall’Archivio Caraceni, che raccontano il percorso dell’artista, nato a Chioggia nel 1927 e morto a 59 anni, dopo aver vissuto gran parte della vita a Roma.

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Il bacio nella storia dell’arte

Lezione presso Villa Farsetti – Santa Maria di Sala (VE) – 5 maggio 2024 ore 17:00

Il bacio è l’attesa, è il cuore che pulsa, è il percepire il sapore e l’odore dell’altro, è magia, è un incontro di fatalità e di emozioni che si annullano, è l’abbattimento della lontananza tra le persone, è avvicinamento dei corpi, è il perdersi in un’altra anima.
Tra i primi baci nell’arte troviamo quello rappresentato da Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova nella scena dell’incontro tra Sant’Anna e San Gioacchino; Giove e Io di Correggio con un’immagine seducente che si rivela sensualmente languida; Amore e Psiche di Antonio CanovaIl bacio di Gustav Klimt e via via fino ai più bei baci della storia del cinema.
Una lezione speciale per concludere la mostra “Dire, fare…baciare” tra storia e curiosità.

Domenica 5 maggio – ore 17:00 – presso la Sala Teatro di Villa Farsetti – Santa Maria di Sala (VE)

“Dire, Fare … Baciare”

“Dire, fare…baciare” – Un contemporaneo racconto visivo attorno al Bacio

Dal 6 aprile al 5 maggio 2024 – Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (VE)

Di fronte a un gesto universale come il bacio, che potremmo inseguire attraverso gli strumenti e le mediazioni dell’antropologia come della linguistica o della letteratura, è nata la scelta di indagare questo frammento di quotidianità dal punto di vista dell’arte. Quaranta artisti, provenienti da tutta Italia e dall’estero (Europa, Asia, Corea), hanno risposto a questo progetto di Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion, dedicato al tema del bacio e non solo, offrendo con corale empatia una straordinaria ricchezza di opere tra le più varie, quasi tutte appositamente create per la mostra e che si allineano lungo un amplissimo ventaglio di baci, declinandone le più diverse realtà emotive.

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Damien Hirst – La bellezza del bizzarro

Visionary Art
Alzaia Naviglio Grande, 54
20144 – Milano

Caos, finzione e provocazione: l’arte di Damien Hirst

“Voglio fare arte, creare oggetti che avranno significato per sempre.

È un grande ambizione, una verità universale, ma qualcuno deve pur farlo”

(Damien Hirst)

Arte e provocazione, è il binomio che occupa gran parte della produzione dell’artista inglese Damien Hirst.

Genio mediatico o grande ingannatore? Ironico e sottile o acutissimo personaggio dotato di intuito dei tempi e dell’arte?

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SOTTOSTIMATI E SENZA FUTURO. BENVENUTI AI CULTORI DELLA CULTURA!

Ruoli sottostimati e sottopagati, professioni che non servono a nulla e che non portano introiti interessanti, concretezze impalpabili ed effimere, lavori visti solo come passatempi e hobby riempitivi di ore libere, accentramenti che arrivano solo in mano ai pochi noti che sanno dare e fare spettacolo più che fare e dare soddisfazioni ai ruoli culturali, questo è il mondo artistico e culturale. Non è una domanda, è un’affermazione…

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L’arte delle parole senza rilettura. Una lettera aperta al viaggiatore di cultura

A chi mi rivolgo? A chi scrivo? A me? No…non solo, forse anche ai viaggiatori silenziosi che camminano ai lati di strade diverse, alla cultura che li ha macchiati e sporcati per sempre, a quelle stelle che non brillano a caso, agli eredi di Vincent, ai tormenti e alle cime tempestose che solcano i mille deserti dei Tartari e, soprattutto, a chi conclude con gli errori.

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Creatività outsider: da dove nasce l’ispirazione?

Non si sa mai quando il pensiero creativo arriva, di sicuro una fonte che lo fa scaturire c’è e per ogni creativo ed è diversa l’ispirazione da cui nasce.
Da dove si attinge l’idea creativa? A volte la causa è una grande pace interiore e i pensieri fluiscono senza fatica, altre volte per molti è invece una valvola di sfogo per una rabbia provata, una delusione vissuta, il ricordo di un momento, di una persona, la voglia di esprimere insomma e di dire quello che ci fa stare bene in una determinata situazione.

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Dissolvenze. Viaggio all’interno della mostra. Appunti e visioni di una visita guidata.

Il Monte di Pietà a destra, la maestosa severità del Duomo davanti con a fianco il Battistero decorato da Giusto de’ Menabuoi, il Palazzo Arcivescovile a sinistra e la piazza centrale che tutto abbraccia. Davanti, dirimpetto al Duomo, si apre il ghetto ebraico e camminando sui sampietrini si ripercorrono strade antiche, memorie e ricordi di un tempo passato che si accavallano al presente caotico fatto di traffico d’auto, biciclette e motorini, gente che parla al cellulare o che si isola con le cuffiette ascoltando musica.

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Scrivania e caffè: ciò che è attorno a noi

Momento di pausa.
Pensieri sparsi in attesa che il caffè sia pronto e dalla moka arrivi il gorgoglio del liquido nero bollente che annunci la sua definitiva preparazione.
Ecco, in questo momento di fermo da studio e scrittura si riordinano immagini e parole: una conversazione lasciata in sospeso su Whatsapp, un like in Facebook o in Instagram, un’istantanea news apparsa sullo schermo, lo sguardo fuori dalla finestra socchiusa da cui entra sole e aria appena tiepida e i pensieri si posano sulla scrivania disordinata e piena di ogni cosa.

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