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Alla Fiera dell’arte. GUARDARE ed ASCOLTARE tra arte ed artisti

Pubblicato l’11 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

L’esperienza di una fiera d’arte é tra le cose che bisogna provare almeno nella vita per il percorso d’arte che un artista, gallerista o aspirante critico decide e tenta di fare.
É un gran calderone di cose viste, riviste e rivisitate, di vecchio e di nuovo che si affaccia ben presto sul mercato dell’arte.
Alcune delle fiere possono apparire scontate e di poco interesse, altre ambite e gettonate per nomi e presenza, penso che le fiere invece debbano essere considerate tutte indistintamente come raccoglitore umano e artistico dei tempi che si vivono.

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È Natale, si può illuminare di più. Potere delle luci e degli addobbi in città

Pubblicato l’8 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Le prime nebbie, il freddo, i vetri delle macchine che si ghiacciano, la perdita di sensibilità alle dita alla fermata dell’autobus quando si cerca di inviare un sms e lo schermo dello smartphone non risponde, sciarpe e cappelli che non mancano mai, il gioco di rivoli di fiato che vaporizza quando si respira a bocca aperta, il naso che gocciola, le caramelle per la tosse…beh, si, è proprio arrivato l’inverno! Protratto a lungo colpa dell’alta pressione, da cambi di clima, dalla guerra al caldo estivo sopra la norma, ora si affaccia l’inverno e per me, come per la maggior parte della popolazione italiana, ci si accorge del cambio stagione anche per il pullulare di luci, addobbi, pubblicità in tv e manifesti che ci ricordano che arrivano le feste e il consumismo associato.

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Non dire mai ad un artista quello che non diresti mai ad un idraulico

Pubblicato il 3 novembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it/2015

È  un guaio essere creativi, dover vivere del proprio lavoro e degli sforzi prodotti da idee e menti che facilitano o abbelliscono la vita quotidiana.
È un guaio ripetere le cose che sembrano ovvie ma in realtà tendono a non concepire gli sforzi prodotti per il risultato finale.
È un guaio nascere artisti, scrittori, creativi perché molto spesso la creatività non paga, né in celebrità né in moneta sonante.

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Shake It Off! Fuori da questo corpo, fuori dai denti, via tutto!

Pubblicato il 23 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Ci guadagneremmo di più a farci vedere come siamo che a cercar di apparire quel che non siamo
(François de La Rochefoucauld)

Per Alice,
che mai stacca e mai si arrende.

Shake It Off! Scrolla via, scuoti, butta fuori… un bel Shake It Off che diventa il moderno “non ti curar di loro, ma guarda e passa” dantesco, un gradito “chissenefrega” attualizzato.

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Artisti e arte. Un altro punto di vista, un’altra prospettiva

Pubblicato il 20 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Libri, critici, pezzi di articoli, recensioni, interviste e quanto altro sia social e comunicazione si mettono sempre dal punto di vista dell’opera d’arte e della mostra.
Tutto è sezionato quando si parla un linguaggio nuovo come decodifica di una serie di segni e bisogni che servono a focalizzare ciò che ci viene presentato. Lo spettatore è il responsabile e fruitore primario di tutto quello che l’artista per mesi, anni e frazioni di ogni studiato secondo ha messo in scena per il pubblico.

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Solid Air. David Begbie: l’immaterialità dell’essere

Pubblicato il 16 ottobre 2015

Testo critico in versione integrale in PDF

Mostra Solid Air. David Begbie, 16 ottobre 2015, Vecchiato Arte (Padova)

” Tu vedi un blocco, pensa all’immagine:
l’immagine è dentro basta soltanto spogliarla.
Io intendo scultura, quella che si fa per forza di levare: quella che si fa per via di porre, è simile alla pittura: basta, che venendo l’una e l’altra da una medesima intelligenza, cioè scultura e pittura, si può far fare loro una buona pace insieme, e lasciar tante dispute;perché vi va più tempo, che a far le figure.”
(Michelangelo Buonarroti)

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Vendesi!!! Un tanto al Kg. Un pezzo d’arte.

Pubblicato il 13 ottobre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Ci avete mai pensato? Perché non vendere l’arte un tanto al chilo? Si! Certo, una bella fetta di Antonio Canova, un pezzo di Colosseo, un Umberto Boccioni tagliato sottile sottile, sa, tanto per mantenere il profumo e la fragranza originale, oppure perché no? Perché non liquidare un’opera d’arte per intero per sanare i conti pubblici che fanno acqua da tutte le parti? Lo so lo so, è uno scherzo, una burla dai… come? No? Non è cosi? Davvero???

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(Fame) I wanna live forever. Sei davvero così bravo?

Pubblicao il 2 settembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Come si fa a diventare famosi? Come si fa ad essere sulla cresta dell’onda? Come essere riconosciuti e riconoscibili? Non solo nel campo dell’arte ma in tutte le professioni che richiedono quella visibilità di cui si ha ASSOLUTO bisogno. Una frase dell’attore Steve Martin sintetizza le prerogative sopra elencate: “Sii così bravo da non poter essere ignorato“.

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La visita alla mostra. Avventura di un quotidiano giorno d’arte

Racconto completo in versione PDF

Cosa rimane alla fine del percorso? Cosa resta di una giornata tra arte e cultura? Si ricorderanno il capolavoro visto, la città sconosciuta e vissuta per quel frangente di tempo in cui si è soggiornato, si rivedranno le foto e si ripenserà a ciò che si è provato e passato, ma cosa succede veramente quando si visita un evento?

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La visita alla mostra. Avventura di un quotidiano giorno d’arte (PARTE IV di IV)

Pubblicato il 26 agosto 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

PARTE IV
“La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva”
(David Hume)

Manca ancora una cosa per concludere il rito della mostra: il bookshop, una bolgia di merchandising fatto di “ricordini” vari e kitsch che “bisogna-assolutamente-possedere”: dal portachiavi alle matite e penne, dalla gomma da cancellare, quaderni, blocchi, al moderno tappetino per il mouse, dagli intramontabili foulard, portfolio e cartoline commemorative che riproducono le opere, alle inutili e nel contempo indispensabili calamite da frigo, le carte da gioco, i sottobicchieri che non saranno mai usati, borse, ombrelli e ventagli che riproducono quadri e sculture, fino alle moderne cover per smartphone, e loro, le tazze, si, le immancabili tazze… ci sta insomma tutto quello che (non) serve per ogni tasca e per ogni uso.

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