Pubblicato il 16 ottobre 2015
Testo critico in versione integrale in PDF
Mostra Solid Air. David Begbie, 16 ottobre 2015, Vecchiato Arte (Padova)
” Tu vedi un blocco, pensa all’immagine:
l’immagine è dentro basta soltanto spogliarla.
Io intendo scultura, quella che si fa per forza di levare: quella che si fa per via di porre, è simile alla pittura: basta, che venendo l’una e l’altra da una medesima intelligenza, cioè scultura e pittura, si può far fare loro una buona pace insieme, e lasciar tante dispute;perché vi va più tempo, che a far le figure.”
(Michelangelo Buonarroti)
È il corpo il protagonista delle opere dello scultore, sviluppato e indagato nella personale ricerca artistica dell’artista.
Il corpo in movimento danzerà fra le sculture, nella performance “Dance and music improvisation”, a cura di Margherita Pirotto e Riccardo Marogna tenorsaxophone and live electronics, con coordinamento scenico di Laura Pulin,grazie alla in collaborazione con Spaziodanza di Padova.
David Begbie ha messo il corpo umano al centro del suo lavoro, sculture che sono state esposte in tutto il mondo e che rappresentano a tutti gli effetti l’essenza della sua produzione artistica, e “Solid Air” è l’ultima mostra personale e che svela le peculiarità della sua scultura figurativa. In ogni sua opera dotata di personalità unica, si percepisce il suo grande interesse per l’anatomia umana; l’artista con le mani ha creato pezzi irripetibili, sintesi di diversi studi effettuati con modelli, osservazioni quotidiane e tutto ciò che ci circonda.
Le posture dei corpi rimandano alle antiche sculture classiche, il materiale utilizzato, maglie di ferro e bronzo e reti metalliche, richiamano l’idea di un composto industriale contemporaneo, mentre attraverso l’illuminazione si creano delle ombre che danno un peso alle opere che risultano eteree.