Perchè Sanremo è Sanremo…mamma ho perso l’aereo!

Pubblicato il 16 febbraio 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.ii

Tre giovani ragazzi che si fanno chiamare Il Volo hanno vinto Sanremo con la canzone dal titolo più che scontato “Grande amore“, un miscuglio creato ad hoc infarcito dal trionfo dei buoni sentimenti, con le voci ricercate in stile baritonale misto tra Claudio Villa e Andrea Bocelli, per finire nel cliché delle mamme italiane commosse davanti allo schermo a sentire un testo cantato con passione pieno di ovvietà…
Si chiamano Il Volo ma non spiccano neppure il salto che ci si aspetta e ancora una volta perdiamo l’aereo col resto del mondo come a suo tempo si è persa la compagnia bandiera, povera (Al)Italia…
Ve li immaginate all’Eurovision 2015? In quell’Austria vincitrice lo scorso anno con Conchita Wurst i nostri sarebbero massacrati tanto da battere qualsiasi probabile pronostico.

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LINGUAGGI D’ITALIA

Pubblicato il 20 ottobre 2011

Testo critico integrale in versione PDF

brochure con i sei artisti

Mostra LINGUAGGI D’ITALIA
22 ottobre – 20 novembre 2011
Galleria Sottopasso della Stua, Largo Europa. Padova

Sei artisti e sei modi di esprimere per un unico linguaggio collettivo: l’elaborazione del Risorgimento come momento nato per definire la nascita di una nazione, l’Italia.
Forza comune nell’intento della mostra a cura di Massimiliano SabbionLinguaggi d’Italia” è presentare, in concomitanza con i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la concezione del Risorgimento visto come un avvenimento storico che riunì in un solo nuovo stato il Regno d’Italia e gli stati preunitari.
Cos’è rimasto di questo periodo nel mondo contemporaneo? Quale il lascito del passato del concetto di “italianità”?

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Marina Apollonio.Una voce femminile nell’arte cinetica

Pubblicato il 2 settembre 2011

Testo critico integrale in versione PDF

Mostra Marina Apollonio. Una voce femminile nell’arte cinetica, 2 settembre 2011, Fioretto Arte (Abano Terme)

Comunicato stampa:

L’essenzialità e la semplicità del cerchio, figura geometrica ricorrente nell’opera dell’artista Marina Apollonio (Trieste, 1940), nasce da un’analisi condotta dall’artista al quale rivolge tutta la sua attività di studio e il suo lavoro artistico: “l’interesse della mia ricerca è rivolto all’indagine nell’ambito di una forma primaria qual è, in questo caso, il cerchio allo scopo di studiarne le possibilità strutturali per renderla attiva cercando il massimo risultato con la massima economia.
Ne deriva un impiego estremamente rigoroso, e funzionale rispetto allo scopo, degli elementi costitutivi.”

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Ennio Ludovico Chiggio. Dislocamenti Amodali. Ricerche 1957-2011

Pubblicato il 17 giugno 2011

Mostra Ennio Ludovico Chiggio. Dislocamenti Amodali. Ricerche 1957-2011
Centro Culturale Altinate/ San Gaetano, Padova 18 giugno -17 luglio 2011

Testo integrale degli apparati critici in versione PDF

Comunicato stampa:

Dislocamenti amodali è il titolo che indica le modalità non ortodosse seguite dal suo autore, Ennio Ludovico Chiggio, nelle ricerche che ha compiuto in 50 anni, che lo hanno visto sempre al centro d’avventure culturali e di sodalizi collettivi con cui ha condiviso e attraversato molti episodi del contemporaneo.
L’amodalità consiste nella forma espositiva voluta dall’autore con episodi centrati sulla materia del vedere, con tagli diacronici e sincronici sul piano storico, che disloca appunto le opere raccolte e presentate nell’antologica (presso il Centro culturale San Gaetano di Padova), su piani ellittici, con un’irrimediabile e voluta perdita del centro.

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La Regina veste Prada

Pubblicato il 5 maggio 2011 in Exibart onpaper – Maggio 2011, pg. 32

Maggio 2011: a Venezia l’incontro dell’arte contemporanea a Palazzo Corner della Regina tra Fondazione Prada e Fondazione Musei Civici Veneziani.

È consuetudine che, da qualche anno, la Fondazione Prada realizzi due mostre specifiche dedicate ad un artista o a progetti nell’ambito del contemporaneo di rilievo internazionale.

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Piero Zuccaro. Barlumi di materia

Pubblicato il 9 aprile 2011 in www.exibart.com

Materia e densità. La pittura e la forma nella forza emotiva.
Segni e sogni come magma lavica si addensano sulle tele, un nuovo Informale?

Un’opera di Zuccaro è il risultato di un composto di ritorno alla pittura che sino a pochi anni prima sembrava caduto in disuso.
Per molti artisti negli anni si è assistito ad un abbandono di materie e materiali a favore di nuovi prodotti e nuovi modi di esprimersi, qui invece siamo di fronte ad un artista che ritorna al vecchio metodo artigianale del “fare pittorico”.

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Giuseppe Puglisi. “Il Mediterraneo. Coste e costellazioni”

Pubblicato il 8 aprile 2011 in Exibart onpaper – Maggio 2011, pg. 56

Spazi infiniti e silenzi onirici si stagliano nelle tele dell’artista Giuseppe Puglisi nella mostra “Puglisi. Il Mediterraneo. Coste e costellazioni” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia) dopo il successo del percorso a Palazzo Ducale a Genova.
È un sud Italia che si rivela in città viste dall’alto, dove si creano spazi e rapporti tra terra e mare che ricordano realtà che appartengono al sogno.
Mondi fantastici tracciati in uno spazio geometricamente scrupoloso quasi tridimensionale lo si ritrova anche nelle serie delle costellazioni.

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Giuseppe Puglisi. E il naufragar m’è dolce in questo mare…Il cielo in una stanza: quando il mare incontra la volta celeste

Pubblicato il 7 aprile 2011 in www.exibart.com

Immergersi in un oceano di stelle, strappate a manciate e gettate sulla tela; regalare agli occhi lo spazio infinito del mare visto dalla costa; perdersi nell’orizzonte confondendo la terra con il cielo; respirare l’atmosfera resa in modo palpabile: questa è l’esperienza emozionale dei sensi che si ritrova nei dipinti di Puglisi.
Le suggestive stanze di Villa Pisani a Stra accolgono, tra gli echi di sogni antichi che popolano le stanze di storia e cultura, la visione di un realismo fotografico e leggero nella resa contemporanea di chi, come l’artista, rende agli spettatori la visione di uno spazio infinito dove protagonisti assoluti sono la natura, le stelle e il mare.

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Bit generation: la tecnologia invade la comunicazione globale. Artisti e futuro a confronto con l’arte contemporanea.

Pubblicato il 27 marzo in Exibart onpaper – Marzo 2001, p. 1
firmato con pseudonimo Maxi Banibos

La generazione post 2000: quali i nuovi mezzi di comunicazione e quali i risultati?
Da MTV a You Tube la creatività alla scoperta della modernità.

Le generazioni dei nati dagli anni Settanta e Ottanta del Novecento in poi si sono nutrite di un’esplosione tecnologica e mass mediale senza precedenti.
L’ultimo decennio ha visto la nascita di nuove forme di divulgazione che hanno abbattuto il confine tra gli spazi e il tempo: internet in primis e telefoni di ultima concezione, mettono insieme audio e video con la creazione di nuovi mezzi di trasmissione di qualsiasi dato.

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