Capitolo 1.1 – La partenza di chi ben comincia.

Ok. Si parte, prendiamo il via.
Ok? Lo so, lo so…non si parte mai una frase con un “ok”, un “che” o una domanda, non è una forma italiana corretta, non si fa e non si usa nello scritto e tantomeno nel parlato.

Bisogna porre attenzione alla lingua e alle forme corrette da usare, ai congiuntivi, alle forme verbali, ai pensieri da legare tra frasi primarie e secondarie, subordinate e tante altre forme grammaticali. L’Italia è molto attenta a quando si parla e a come si parla,così attenta che infatti tutti parlano parlano parlano e poi non si conclude mai nulla di serio e concreto!

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Capitolo 1.2 – Il lavoro artistico come formula magica per sopravvivere tra Arte e Cultura.

Immaginate che cosa bislacca la mente umana di un giovane può produrre: pensare di lavorare con l’Arte. Si!!! LAVORARE: è la formula più antica del mondo quella del lavoro e se mi si permette ancora un paio di righe prima di chiudere la lettura di questo nodoso manoscritto di un novello doloroso “giovane Werther”, dando vita al mio sapere “accumulato da anni” senza scadere con fare da saccente o da primo della classe vorrei solo far presente che LAVORO deriva dal latino LABOR cioè FATICA.
In molti dialetti si usa ancora la formula di “andare a faticare”, “travagghiari” al sud o “travajè” in Piemonte, insomma da Nord a Sud si va a faticare, a lavorare!

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Salone del Mobile 2015: ritorno al passato e tele bufale dell’Ikea

Pubblicato il 17 aprile 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Quante volte di fronte ad un’opera d’arte è uscita l’esclamazione “Mmm come starebbe bene a casa mia…” certo, spesso le opere d’arte sono pensate per vivere in uno spazio fatto di gusto (proprio), arredamento e piacere dell’abitare.
La riflessione nasce oggi dall’evento della settimana dedicata al Salone del Mobile in programmazione a Milano in questi giorni.

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La Pasqua ai tempi dei social network

Pubblicato il 17 aprile 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Riflessioni post pasquali dopo il bombardamento di auguri arrivati in ogni forma tecnologica: via sms, via mail, per mezzo di video o immagini ironiche, lontani ormai i tempi in cui al massimo ci si permetteva una telefonata ai parenti o amici per il giorno di Pasqua quando bisognava mobilitarsi e andare in pellegrinaggio dai nonni e dalla famiglia riunita.

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Arte e moda: fusione tra creatività e tecnologia

Pubblicato il 14 aprile 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Moda e Arte: due realtà nella vita quotidiana che si rincorrono, si studiano e si suggestionano a vicenda.
Arte e Moda: un rapporto amoroso dove le due si fiutano e si osservano, in una sorta di corteggiamento che negli ultimi decenni sembra aver trovato una relazione stabile e bidirezionale.
Cinema, letteratura, cultura e soprattutto l’arte figurativa rispondono a queste esigenze e le grandi case di moda cercano di perseguire l’obiettivo nel risultato finale.

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L’Apocalisse contemporanea: Fedez – l’amore eternit

Pubblicato il 10 aprile 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it/

Fedez (nome d’arte del rapper di Federico Leonardo Lucia) non ha mezze misure: o si ama o si odia, io lo amo. È vero, genuino e intelligentemente capace di proporsi e ribattere senza nascondere le proprie idee, un coraggio che a molti suoi coetanei manca (tra i dibattiti di Fedez quello con Carlo Giovanardi e i colpi di tweet con Matteo Salvini degli ultimi tempi).

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Pericle nel Discorso agli Ateniesi: modernità e attualità

Pubblicato il 27 marzo 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Oggi rimettendo a posto vecchi appunti mi è capitato tra le mani il “Discorso di Pericle agli ateniesi” e mi sono soffermato a rileggerlo quasi dimenticando che fu pronunciato nel lontano 461 a.C.
Si continua a parlare di crisi, di Euro e di Europa e di cosa è rimasto di gloriosi passati di stati come la Grecia e l’Italia. Un sorriso amaro e ironico mi è venuto alla mente rapportando ogni riga del passato con l’attualità presente, non faccio politica ma mi occupo di arte e…se lo rapporto al mondo artistico il discorso? Oddio polemico e scostante ancora una volta? Ebbene si!
Il mio lamento forse arriva a qualcuno e alle coscienze che, unite, possono fare molto.

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Tattoo fenomeno di moda e arte: body painting e maiali decorativi

Pubblicato il 24 marzo 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Nessuno si tatua per diventare più brutto, né per masochismo.
Chiunque si tatua, lo fa per dare a se stesso qualcosa di più: per essere più bello, per sentirsi e apparire più forte, più sexy, per dare sfogo a un dolore, un lutto, una gioia, un amore, per scongiurare una paura, un pericolo o per gioco… Ci si tatua per esprimere i sentimenti più seri e profondi e per quelli più superficiali e frivoli.”
(tratto da “Tattoo” di Luisa Gnecchi Ruscone)

Fenomeno globale omologato, il tattoo ha invaso la quotidianità attraverso giornali, le tv e i mezzi di comunicazione più disparati fino a diventare fenomeno di massa sociale.

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