Per ogni fine c’è un nuovo inizio. Imparare a guardare e vedere nell’arte e nella contemporaneità

Pubblicato il 5 gennaio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Ad Alice, la piccola stella di Federica e Simone

“Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua”
(Il Piccolo Principe, Antoine de Saint Exupéry)

Capita molto spesso di trovarsi davanti ad opere che all’apparenza sembrano una cosa ma in realtà ne raffigurano un’altra, sovente rappresentano un soggetto reale che piano piano scivola nel concettuale.
È l’importanza della dicotomia tra VEDERE e GUARDARE, due elementi completamente diversi quando ci si mette davanti ad un’opera d’arte.

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Canto di Natale: è questa la vita che sognavi?

Pubblicato il 22 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

I’m wide awake (Sono sveglia)
And now it’s clear to me (Ed ora è chiaro)
That everything you see (Che tutto ciò che vedi)
Ain’t always what it seems (Non sempre è ciò che sembra)
I’m wide awake (Sono sveglia)
Yeah, I was dreaming for so long (Sì, ho sognato per così tanto tempo)
(Katy Perry, ” Wide Awake“)

Manca una manciata di ore al 25 dicembre, giorno di Natale preceduto da frenesia collettiva e da contorno fatto di luci, colori, carillon che risuonano nell’aria, finto buonismo condito da nevrosi e voglia di trovare il regalo originale e a basso costo. Si, il regalo, perché il Natale più che Messa di Mezzanotte, pranzo con la famiglia, auguri via sms dati e ricevuti da numeri che non ci sono più in rubrica, è essenzialmente questo: il regalo, che sia piccolo o grande, brutto e inutile è come si sente dire “è il pensiero che conta“.

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Il valore di un’opera d’arte. Patata e tartufo: compro dunque sono.

Pubblicato il 19 dicembre 20105 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Un oggetto, quando lo si compra, è acquistato per un valore imposto dal mercato, dai costi di produzione, dalla diffusione, rincarato da chi lo distribuisce e corredato dalle tasse con cui è venduto.
Un oggetto, quando lo si compra, diventa di proprietà quando dal venditore passa poi all’acquirente, entra quindi nella quotidianità e nella casa di chi lo ha comprato, viene usato, mostrato ed esibito.
Un oggetto, quando lo si compra, lo si acquista per vari motivi: per uso personale, per esigenza e necessità o semplicemente per sfizio e gusto e piacere per comprare.

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La bellezza salverà il mondo. L’arte salverà la natura

Pubblicato il 15 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“L’unico mezzo con cui possiamo preservare la natura è la cultura”
(Wendell Berry)

Si è concluso il 12 dicembre l’accordo che i 195 stati presenti alla conferenza sul clima di Parigi hanno votato, il presidente della Cop21 Laurent Fabius ha specificato come questo accordo “è necessario per il mondo intero e per ciascuno dei nostri paesi. Aiuterà gli stati insulari a tutelarsi davanti all’avanzare dei mari che minacciano le loro coste; darà mezzi finanziari all’Africa, sosterrà l’America Latina nella protezione delle sue foreste e appoggerà i produttori di petrolio nella diversificazione della loro produzione energetica. Questo testo sarà al servizio delle grandi cause: sicurezza alimentare, lotta alla povertà, diritti essenziali e alla fine dei conti, la pace. Siamo arrivati alla fine di un percorso ma anche all’inizio di un altro. Il mondo trattiene il fiato e conta su tutti noi“.

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Alla Fiera dell’arte. GUARDARE ed ASCOLTARE tra arte ed artisti

Pubblicato l’11 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

L’esperienza di una fiera d’arte é tra le cose che bisogna provare almeno nella vita per il percorso d’arte che un artista, gallerista o aspirante critico decide e tenta di fare.
É un gran calderone di cose viste, riviste e rivisitate, di vecchio e di nuovo che si affaccia ben presto sul mercato dell’arte.
Alcune delle fiere possono apparire scontate e di poco interesse, altre ambite e gettonate per nomi e presenza, penso che le fiere invece debbano essere considerate tutte indistintamente come raccoglitore umano e artistico dei tempi che si vivono.

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È Natale, si può illuminare di più. Potere delle luci e degli addobbi in città

Pubblicato l’8 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Le prime nebbie, il freddo, i vetri delle macchine che si ghiacciano, la perdita di sensibilità alle dita alla fermata dell’autobus quando si cerca di inviare un sms e lo schermo dello smartphone non risponde, sciarpe e cappelli che non mancano mai, il gioco di rivoli di fiato che vaporizza quando si respira a bocca aperta, il naso che gocciola, le caramelle per la tosse…beh, si, è proprio arrivato l’inverno! Protratto a lungo colpa dell’alta pressione, da cambi di clima, dalla guerra al caldo estivo sopra la norma, ora si affaccia l’inverno e per me, come per la maggior parte della popolazione italiana, ci si accorge del cambio stagione anche per il pullulare di luci, addobbi, pubblicità in tv e manifesti che ci ricordano che arrivano le feste e il consumismo associato.

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Arte e artigianato. Chi è il vero artista?

Pubblicato il 4 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Negli ultimi anni si è fatto sempre più forte, nella disquisizione sui percorsi artistici affrontati da pubblico e critica, il concetto di chi sia un artista e di chi invece un artigiano.
Dove finisce il lavoro artigianale e dove comincia invece quello artistico? L’iterazione e lo scambio che é sempre avvenuto nel corso degli anni tra le due categorie ha prodotto risultati eccezionali sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista artistico.
Forme, materiali e colori possono diventare il fulcro per il tramite di diffusione di idee e concetti senza tralasciare il gusto per il bello e l’utilità dell’oggetto prodotto.

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Paris mon amour. L’occidente si mostra: l’arte è storia, l’arte è il NO alla paura

“Non, rien de rien
Non, je ne regrette rien
Ni le bien qu’on m’a fait
Ni le mal; tout ça m’est bien égal!”
(Non, je ne regrette rien – Edith Piaf)

A Silva, che ha condiviso la gioia di Paris prima della tempesta
Ad Alice, perché in lei c’è sempre un po’ di Paris, di arte e di buona follia

Novembre è passato, si fa più freddo il clima e si respira aria fresca mista a terrore e paura dopo gli attacchi a Parigi firmati Isis nel triste giorno datato venerdì 13, nonostante tutto si prosegue la vita e ora più che mai il mondo occidentale regala attenzione ad una differenza non tanto legata alla religione o alla cultura, quanto al modo di vedere il mondo in un’altra ottica.

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