Brioche ad arte. Colare la bellezza e il ripieno da tutte le parti

Pubblicato il 26 febbraio in http://vecchiatoart.blogspot.it

Nulla di più piacevole nell’arco della giornata che staccare la mente per almeno cinque minuti e prendersi una pausa, magari farlo proprio in una mattinata di sole o durante un bel pomeriggio piovoso.
Regalarsi una coccola e una parentesi dal caos quotidiano con un buon caffè od una tisana, magari accompagnando il tutto con una bella brioche ripiena di crema o cioccolato su cui affondare i denti.
Assaporare questo intervallo , gustandoselo piano piano, morso dopo morso, addentare la vita come si fa con la brioche che gocciola un rivolo di ripieno lungo il mento, e perché non lasciarsi soffocare quasi a strozzarsi la gola in maniera convulsa con lo zucchero a velo mentre la tazza fumante di caffè ci aspetta per completare la degustazione di questo momento dedicato alla nostra pausa?
Che cosa c’è di più piacevole se questo nostro tempo lo condividiamo poi insieme ad una persona amica che con noi discute e ride dei gossip e delle disgrazie quotidiane?
Ci vuole, ci voleva, e poi si riprende…

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La generazione social nella foresta di Tony Gallo “Welcome to my forest” – mostra di Tony Gallo

Pubblicato il 24 febbraio 2016 in http://mattinopadova.gelocal.it

È stata inaugurata ieri sera presso lo Spazio Tindaci in via Dante, 17 a Padova la mostra dell’artista Tony GalloWelcome to my forest“. La presenza dell’artista e delle sue opere, supportate dalle parole scritte e dette da Diletta Biondani e Massimiliano Sabbion, hanno completato una serata patavina diversa da molte altre.

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Parole dette e scritte. Fare critica d’arte o criticare ad arte?

Pubblicato il 23 febbraio 2016 http://vecchiatoart.blogspot.it

Ad un Maestro delle Parole, ad Umberto Eco.

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria.
Chi legge avrà vissuto 5000 anni:
c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito…
perché la lettura è un’immortalità all’indietro
(Umberto Eco)

Le parole hanno un peso quando dette, le parole hanno una forma quando pronunciate, le parole sanno alleggerire o ferire a seconda dell’intensità con cui sono proferite.
Le parole, poeticamente sono solo pulviscoli portati dal vento, danzano in controluce come la polvere in una giornata di sole: stancamente si alzano, appoggiano, volano, riprendono a volteggiare e poi spariscono.

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Diritto di essere, dovere di esistere: sei come sei, resta bambino. IO SO’ IO, performance di Marco Chiurato.

Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)”
(Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry)

START, partenza, inizio…pronti al via! START, è il nome della sede, un luogo nel cuore di Bassano del Grappa, in via Zaccaria Bricito 32, dove si fa arte in modo indipendente, quattro sale al piano terra di un palazzo del 1200 che si riempiono di creatività.
È la summa dell’incontro di idee, confronti e soprattutto espressione creativa di arte e cultura, la sede del palazzo storico in cui i muri respirano la storia dei secoli porta la freschezza di chi ha voluto mettere in mostra le proprie emozionalità con l’inaugurazione di sabato 20 febbraio 2016.
Chi ha recitato poesie, chi ha cantato, chi ha dipinto, chi si è dato in pasto al pubblico con performance di colore e musica, chi ha fatto sentire la propria energia.

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Io di arte non ci capisco niente… Cene e chiacchiere d’arte tra amici di amici

Pubblicato il 19 febbraio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Cena tra amici con amici di amici, dove tutti mostrano il meglio di sé per impressionare gli altri: “Tu che lavoro fai?“…e qui parte tutta la serie di lavori appellati con nomi inglese perché fa figo e nasconde l’imbarazzo di apparire poco originali: “Io sono…Account Executive…Digital strategy…Planner Brand…Manager Buyer…Web Content Curator…Marketing Manager…Merchandising Manager…Project Manager… Fashion Designer“.
Una marea di nomi e di professioni che nascondono anche la semplicità di ruoli creati ad ok, mi chiedo che gente frequento, e poi quando tocca a me? Che dico? Art Curator? Blogger Art? Historical And Contemporary Art Critic?

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Ed io, avrò cura di te. Curatela e curatori d’arte

 

Pubblicato il 16 febbraio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Ad Enrica, che si prende cura dell’arte con l’arte

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.”
(La cura, Franco Battiato)

Che bella questa mostra…”, “Mi piace molto la disposizione delle opere nelle sale, la libertà con cui ci si muove e il percorso creato”, “A me ste scelte non sono piaciute! Troppo tirate e troppa poca sostanza”, “Assolutamente da evitare, fatta dai soliti noti e solite cose, nulla di eccezionale”, “Il catalogo con gli interventi critici mi è piaciuto, certo che non è niente male affiancare opere e scritti dedicati”, “Per favore! Ma un’altra mostra sulla Pop Art? ancora? Che avranno da dire stavolta?”, “Bella! Complimenti comunque, ottima curatela”…

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Amore totale, amore unico: “Io amo!”

Pubblicato il 12 febbraio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it/2016

Dedicato a chi sa amare, a chi ama, a chi amerà e a chi ha amato
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.”
(Divina Commedia, InfernoCanto V, Dante Alighieri)

Si parla spesso di questi tempi di “amore”, di persone che amano, di chi abbia il diritto (?) di volere bene e di dichiarare ad un’altra persona “Io ti amo, ti voglio bene”.

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Chi fa da sé fa per tre. Poveri cristi condannati a credersi un Dio in terra

Pubblicato il 09 febbraio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Senza di me tu non sei nessuno!” Quante volte al limite di una discussione abbiamo sentito questa frase? Quanto pesa la presenza di una persona nei confronti di un’altra? Quanto nel processo creativo e nell’arte è importante il compito dell’artista e quanto quello del critico o di chi crede nelle opere e nel lavoro compiuto?
Spesso si dimentica che il vero risultato finale dietro un “artist star” è la somma di cose diverse e di realtà differenti fatte di persone, di passione e di impegno di tutti per il risultato finale.

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La leggerezza del segno si fa colore. Sogni attesi cadono dal cielo: “Carte Sospese” mostra di Denis Riva

“Dietro l’orizzonte sorgono sempre nuovi orizzonti.
Abbandoniamo il mondo del sogno per ritrovarci in un altro.
E mentre andiamo attraversandone la frontiera,
già si va preparando la successiva e così via, sino a pervenire alla costa dell’alba.
La mia strada mi si dipana davanti. Io non invidio nessuno che abbia raggiunto il proprio obbiettivo.
Viaggio volentieri.”
(“Dagli appunti di Max Muto, il viandante del sogno”
Da “la prigione della libertà” di Michael Ende)

Il segno, è traccia, è simbolo che si contorce e si articola fino a creare forme (ir)riconoscibili, realtà antropomorfe che si svelano agli occhi di chi guarda.
Il disegno, è espressione che parte da un concetto interiore sentito dall’artista che poi lo trasforma e muta in sintesi tra segno e colore che si associa in un’unica forma: l’opera d’arte.

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Arte Fiera Bologna 2016. Cosa mi è piaciuto e cosa no

Pubblicato il 05/02/52016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Di ritorno dalla recente visita ad Arte Fiera 2016 di Bologna e alla collaterale SetUp Art Fair 2016, le sensazioni accavallatesi in questi giorni vedono i pareri discordanti di addetti al settore, collezionisti, critici, artisti e galleristi/espositori.
Il pubblico, come sempre, decreta l’interesse e il successo di una manifestazione di tale portata e di sicuro polemiche o giusti plausi arrivano.

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