26 settembre – 29 ottobre 2023
Inaugurazione 30 settembre, ore 18.00
Scuderie di Palazzo Moroni, Padova
Nell’antologica di Chiara Coltro saranno esposte circa una quarantina di opere, realizzate negli ultimi sette anni di attività.
Osservando le opere di Chiara Coltro lo spettatore potrà compiere un viaggio tra il delirio creativo della solitudine e una lucidità visionaria, nutrendosi di odori, sensazioni, riflessi di luce che emergono da una realtà «visibile agli occhi» di Chiara.
Il Comune di Padova – Assessorato alla Cultura – presenta la mostra “L’essenziale è visibile agli occhi. Personale di Chiara Coltro”, che sarà inaugurata sabato 30 settembre 2023, alle ore 18.00 presso le Scuderie di Palazzo Moroni, Padova.
L’esposizione, organizzata insieme al Comune di Padova, è curata da Enrica Feltracco con l’intervento critico di Massimiliano Sabbion.
“I dipinti dell’artista padovana sono macchie di colore intenso che grazie alla sua mano prendono vita e luce, rimescolandosi attraverso le superfici della tela. Una natura avvolgente e protettiva che si esprime in questo rinnovato espressionismo astratto, dove l’artista ha rinunciato alla rappresentazione figurativa a favore della potenza del colore”, così racconta lo storico dell’arte Massimiliano Sabbion.
Nei suoi dipinti, colore e materia diventano i protagonisti assoluti, attraverso una pittura legata al gesto che con grazia sopraffina da forma al colore. L’essenziale è visibile agli occhi è una frase con la quale si è voluto giocare, rovesciando la celebre sentenza de “Il piccolo principe” di Antonie de Saint Exupéry, dove si invita alla fine a guardare con il cuore.
La curatrice Enrica Feltracco infatti scrive che “osservando le opere di Chiara si è subito attratti dalla sua capacità di raggiungere l’essenza e renderla visibile, svelando il cuore delle forme e l’intimità del suo pensiero artistico”.
Un pensiero che l’artista ci tiene in particolar modo a comunicare attraverso opere come “Immaginando”, “Oltre” e “Viola trasgredisci”, che segnano per lei anche l’inizio di una nuova fase esistenziale – artistica, dove è preponderante la connessione con la natura e la sua bellezza. Le tele di Chiara Coltro sono sempre un contrasto sapiente ed equilibrato di colori, di toni, di materia che insieme creano dei paesaggi in bilico tra “il dentro e il fuori”, intimi e al contempo cosmici e danno vita a racconti sempre nuovi, sempre diversi: sarà un pensiero o un pianeta, un sentire o un toccare, una molecola o un universo?
Il bello di un’opera informale, quando è sapientemente realizzata, è che la tecnica pittorica esalta e indirizza la fantasia di chi osserva, impone di specchiarvisi e riflettere.
Biografia dell’artista:
Nata e cresciuta a Padova, dove tutt’ora risiede e lavora. Da sempre appassionata di disegno e pittura, ha frequentando la scuola del maestro Umberto Menin dove ha appreso oltre alle competenze tecniche, il senso della ricerca rispetto a se stessa, con la consapevolezza che l’arte deve essere espressione di sé. Il suo percorso è iniziato dal figurativo, che ha parzialmente abbandonato, passando all’astratto e poi all’informale. Attraverso questo percorso di conoscenza, ha approfondito varie tecniche e progetti, partecipando a laboratori di molti artisti. Dal 2009 al 2020 si è occupata della creazione di eventi, manifestazioni culturali e organizzazione di corsi con Associazione Artemisia di cui era presidente, nonché socia fondatrice, collaborando con istituzioni, scuole, privati. Dal 2015 al 2019, in collaborazione con altre associazioni, ha fondato il Centro Culturale F.A.C. laboratorio di ricerca artistica sull’arte contemporanea. A settembre 2020 ha aperto uno studio-galleria che porta il suon nome: Chiara Coltro Arte. A gennaio 2021, con altre 4 artiste multidisciplinari, ha fondato l’Associazione Culturale Reitia-Art. Nutre profondi interessi relativi alla natura, all’ambito olistico e spirituale, con inevitabili ed evidenti ripercussioni sulla propria ricerca artistica.
La sua pittura: “Comincio con la preparazione del supporto, mi piace corposo, materico, spesso e allo stesso tempo fragile. Il lavoro è lento, frutto di fasi successive, stratificazioni che devono essere lasciate asciugare e sedimentate interiormente. Ogni passaggio nasce dalla ricerca di un equilibrio compositivo personale. Mi ascolto e cerco un appagamento cromatico e allo stesso tempo di forme, spessori e pesi compositivi. La mia pittura si può definire informale, la mia ricerca specifica è su colore e materia, sui molteplici e diversi risultati che si ottengono a seconda del supporto e del materiale usato, sugli effetti emotivi e le percezioni visive.”
Informazioni:
Apertura: da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 12.30 – dalle 16 alle 19
Ingresso libero