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Corriere per “Impressionare” l’arte di una volta: tra App e Rap!

Pubblicato l’8 maggio 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Spesso a fiere, mostre ed inaugurazioni si sente dire “Non ci sta più l’arte di una volta” che, per inciso, l’arte di una volta era quella contemporanea di allora…
Con faciloneria ci si scorda che il contemporaneo passato non era cosi apprezzato come ora, blasfemia nelle mie parole? Orrore culturale nell’esporre questa tesi? No, affatto… basti pensare ad un secolo e mezzo precedente quando giovani artisti rifiutati dai saloni ufficiali, dalle esposizioni accademiche e perfino dalle piccole associazioni parallele nate come satelliti a quelle ufficiali, si ritrovarono in un posto isolato da Dio e poco conosciuto: un sottotetto da cui si erano ricavati uno spazio in uno studio fotografico e, attenzione, non stiamo parlando di un moderno attico ma di un ultimo piano vicino al cielo.

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1 maggio: Festa del Lavoro. Percorso negli studi d’artista

Pubblicato il 1 maggio 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

In questa giornata, 1 maggio, Festa del Lavoro, una riflessione sul mondo del lavoro in ambito artistico mi pare doveroso farla.
Che cos’è il lavoro d’artista? Una domanda alla quale molteplici risposte possono giungere da altrettanti posti e numerosi “post” si possono associare poi alle risposte.

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Cinema: dive e divismo nell’arte contemporanea. L’evoluzione dal kitsch al trash

Pubblicato il 28 aprile 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Il divismo, nato quasi in contemporanea con la nascita del cinema, ha prodotto, e continua a produrre, nuove icone e stelle che assurgono a diventare dei in un olimpo dorato fatto di grandi bellezze, grande sfarzo e soprattutto di grandi illusioni: tutto ciò consente allo spettatore di sognare.
È un mondo sconosciuto ai più ma dove c’è un gusto quasi grottesco e perverso nel sapere, attraverso il gossip, che “anche i ricchi piangono”!
Nei film si ricreano personaggi che vengono amati e idolatrati dal pubblico fino a diventare delle semi-divinità in cui la giovinezza sempre eterna e le loro vite meravigliose invadono l’immaginario collettivo.

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Capitolo 1.1 – La partenza di chi ben comincia.

Ok. Si parte, prendiamo il via.
Ok? Lo so, lo so…non si parte mai una frase con un “ok”, un “che” o una domanda, non è una forma italiana corretta, non si fa e non si usa nello scritto e tantomeno nel parlato.

Bisogna porre attenzione alla lingua e alle forme corrette da usare, ai congiuntivi, alle forme verbali, ai pensieri da legare tra frasi primarie e secondarie, subordinate e tante altre forme grammaticali. L’Italia è molto attenta a quando si parla e a come si parla,così attenta che infatti tutti parlano parlano parlano e poi non si conclude mai nulla di serio e concreto!

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Capitolo 1.2 – Il lavoro artistico come formula magica per sopravvivere tra Arte e Cultura.

Immaginate che cosa bislacca la mente umana di un giovane può produrre: pensare di lavorare con l’Arte. Si!!! LAVORARE: è la formula più antica del mondo quella del lavoro e se mi si permette ancora un paio di righe prima di chiudere la lettura di questo nodoso manoscritto di un novello doloroso “giovane Werther”, dando vita al mio sapere “accumulato da anni” senza scadere con fare da saccente o da primo della classe vorrei solo far presente che LAVORO deriva dal latino LABOR cioè FATICA.
In molti dialetti si usa ancora la formula di “andare a faticare”, “travagghiari” al sud o “travajè” in Piemonte, insomma da Nord a Sud si va a faticare, a lavorare!

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Salone del Mobile 2015: ritorno al passato e tele bufale dell’Ikea

Pubblicato il 17 aprile 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Quante volte di fronte ad un’opera d’arte è uscita l’esclamazione “Mmm come starebbe bene a casa mia…” certo, spesso le opere d’arte sono pensate per vivere in uno spazio fatto di gusto (proprio), arredamento e piacere dell’abitare.
La riflessione nasce oggi dall’evento della settimana dedicata al Salone del Mobile in programmazione a Milano in questi giorni.

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La Pasqua ai tempi dei social network

Pubblicato il 17 aprile 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Riflessioni post pasquali dopo il bombardamento di auguri arrivati in ogni forma tecnologica: via sms, via mail, per mezzo di video o immagini ironiche, lontani ormai i tempi in cui al massimo ci si permetteva una telefonata ai parenti o amici per il giorno di Pasqua quando bisognava mobilitarsi e andare in pellegrinaggio dai nonni e dalla famiglia riunita.

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