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L’arte di Beatrice Gallori. La forma cellulare di una materia in mutamento

Pubblicato il 14 giugno 2016 http://vecchiatoart.blogspot.it

“L’Anima è reale, la Materia è illusione”
(Fabio Marchesi)

Che rumore fa la gioia? Che suono ha la bellezza? Come si sente il tempo? Sembra quasi impossibile dare risposta e arrivare a creare un’immagine mentale per definire queste emozioni, eppure qualcuno lo azzarda e lo fa, ci tenta, ci prova e alla fine ci riesce.
È il caso di Beatrice Gallori al quale il termine di “artista” calza più che mai: non è una pittrice, non è una scultrice è, appunto, un’artista che si esprime per mezzo della pittura e per mezzo della scultura.
Le sue sono opere materiche, dense e cariche di pastosità, di colore e di forme che si rincorrono.

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Segni come suoni. Udire, vedere, toccare…

Pubblicato il 07 giugno 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“Nella nostra vita frettolosa, assordante,
sono maledettamente poche le ore
in cui l’anima può diventare cosciente di sé stessa,
in cui tace la vita dei sensi e quella dello spirito
e l’anima sta senza veli davanti allo specchio dei ricordi e della coscienza.”
(Hermann Hesse)

Udire, vedere, toccare… sono le sensazioni primarie che ci mettono in contatto con il mondo.
I primi segnali che attraversano l’uomo nel momento in cui si trova a uscire dal ventre materno e cominciare il faticoso approccio alla vita.

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Meteorismo nell’arte. Flatulenti discorsi che non sanno di niente…

Pubblicato il 03 giugno 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Chi si batte con la merda si lorda sia che vinca, sia che perda
(Proverbio popolare)

Nell’arte spesso ci si trova davanti ad opere di pura inconsistenza, fatte di nulla, senza capo né coda, senza un significato logico o un sistema estetico che possa soddisfare la visione.
Nulla. Quindi se un’opera d’arte non provoca nessun tipo di emozione, che sia di disgusto o piacere ma pur sempre emozione, a che cosa siamo di fronte? Al nulla, appunto.
Indecifrabili segni, spruzzate di colore, colate di materia, non sono da annoverare sotto la nomea di “opera d’arte” se non accompagnate da un significato leggibile o descrivibile.

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Scherzi e bufale nell’arte. L’ironia ci salverà o ci seppellirà?

Pubblicato il 31 maggio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“Quelli che sono seri in questioni ridicole saranno ridicoli in questioni serie.”
(Catone il Censore)

A Francesca Soloni,
per la segnalazione della burla americana,
per la sua costante presenza per la passione dell’arte
e perché curiosità e ironia non la abbandonino mai!

Notizia di qualche giorno fa apparsa nei vari social network e ripresa poi un po’ su tutte le pagine dei quotidiani: uno scherzo artistico!
Ogni tanto saltano fuori burloni che nel tempo (e con il buontempo!) si dedicano a vedere che effetto fa prendere in giro la gente nei vari musei, mostre ed esposizioni.
Ecco allora ripresa la beffa fatta da TJ Khayatan, un diciassettenne americano che, durante una visita al Moma di San Francisco, ha semplicemente appoggiato i suoi occhiali sul pavimento del museo e atteso le reazioni dei visitatori.

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Tanto, l’amore non dura. Vale davvero credere nell’arte?

 

Pubblicato 27 maggio 2016 http://vecchiatoart.blogspot.it

È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.
È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto.
Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza.
Per ogni fine c’è un nuovo inizio.”
(Il Piccolo Principe – Antoine De Saint-Exupéry)

Cosa vale davvero? Cosa dura nella vita e nella quotidiana ricerca di se stessi?
Cominciare una riflessione scritta con domande a cui di già non si saprà dare risposta, quindi con lo scritto che segue, è sicuramente un passo falso quando si pongono interrogativi ma non si ha, e non si avrà, riscontro su quello che si chiede.
Perché allora cominciare con una provocazione? Perché le sfide piacciono e ci si prova, si cerca di capire cosa ne salta fuori…

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Che tempo farà? Meteoropatici dell’arte

Pubblicato il 24 maggio 2016 http://vecchiatoart.blogspot.it

“Non lamentarti del tempo…
se non cambiasse ogni volta,
nove persone su dieci non saprebbero come cominciare una conversazione”
(Kim Hubbard)

Ad Alice,
per la sopportazione di tutti i meteoropatici dell’arte

Giorni altalenanti si susseguono in questo spazio di tempo in cui il meteo fa capolino tra sole e pioggia, nella meteorologia impazza il toto scommesse su “che tempo farà?” pronosticando i cambi climatici che avvisano il mondo sull’imminente fine dell’inverno e l’inizio dell’estate.
Certo però che se il tempo non si decide a stabilizzarsi è dura capire cosa succederà nei prossimi mesi, forse perché la paura di tutti è di trovarsi sommersi di pioggia un giorno e quello successivi bagnati dal sole cocente.

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CRITIC-ARTE. Quando qualcuno “si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto”

Pubblicato il 20 maggio 2016 in  http://vecchiatoart.blogspot.it

Parlare di arte e cercare di far comprendere le cose allo spettatore anche da un altro punto di vista, non solo emozionale e di impatto, a primo avviso non è mai semplice.
Affermazione ovvia forse ma in questo caso l’inciso iniziale ci sta per poter analizzare poi le parole successive.
Un’immagine non ha bisogno di presentazioni, si palesa attraverso le idee dell’artista che hanno preso struttura per mezzo di colori e forma, facile quindi poi “ricamarci” sopra e parlare di arte, di storia e di citazioni quando la “materia delle parole” si conosce e la si sa giocare.

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Farò quel che potrò. Selfie e fotografie contemporanee

Pubblicato il 17 maggio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Sembra impossibile ma ormai lo facciamo tutti, tutti noi dotati di smartphone di nuova generazione: fotografiamo sempre e continuamente tutto e tutti!
Ci è presa la mania ansiogena di non lasciare scappare nessun secondo della vita: si fotografa il sole, la pioggia, l’improvvisa nevicata; si immortala quello che si mangia al ristorante senza lasciare a volte neppure il tempo al cameriere di posare il piatto che parte il CLICK! della fotocamera e poi si posta e tagga luogo e persona che ci è vicino, come appunto fosse un buon piatto di cibo appena servito; si prosegue con la marea di scatti ai figli e nipoti che crescono fotogramma dopo fotogramma senza lasciare la curiosità di capire cosa succederà poi; non dimentichiamo poi i vecchi autoscatti di qualche anno fa che ora si chiamano “selfie“, fatti in gruppo, da soli nel bagno di casa, con alle spalle un’opera d’arte, un tramonto, un vip ignaro, si ferma l’istante su qualsiasi cosa per paura di perdere il tempo che passa veloce…

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“Qualsiasi cosa diciamo, parliamo sempre di noi stessi”. Arte e conversazioni per apparire quello che NON siamo.

Pubblicato il 13.05.2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Qualsiasi cosa diciamo, parliamo sempre di noi stessi
(Alison Bechdel)

È inutile, quando si cerca di apparire quello che non si è poi alla fine si risulta solo ridicoli di fronte agli altri e in primis di fronte a noi stessi.
Inutile quindi dimostrare di essere altro e creare false aspettative, inutile sobbarcarsi di oneri e applausi se poi in realtà si è quello che si è senza sensazionalismi e sproloquio di aggettivi a tratti imbarazzanti.
A tutti sarà capitato di essere invitati ad una festa o ad una cena dove si conosce la maggior parte degli invitati e di destare la curiosità di chi si vede per la prima volta.

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Il piacere e il dolore. Sentimenti tra arte e vita

Pubblicato il 10.05.2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Che cos’è il piacere? Se lo si dovesse definire in maniera asettica e sterile la definizione proposta è la seguente: “Il piacere è un sentimento o una esperienza che corrisponde alla percezione di una condizione positiva, fisica ovvero biologica oppure psicologica, proveniente dall’organismo.
È un concetto presente universalmente nella filosofia, nella psicologia e nella psichiatria.
Nel corso della storia i filosofi ne hanno formulato definizioni e concezioni molto diverse.
È considerato l’esperienza di contenuto opposto al dolore. Sembra che però, rispetto al dolore, il piacere sia stato oggetto di studi scientifici in misura minore.”

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