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Arte contemporanea e nuovi linguaggi visivi. A.I.: tra arte e artificio

Che cos’è, oggi, l’opera d’arte? Che cosa è la creatività? Le macchine possono essere creative oppure la creatività è solo una caratteristica umana?

Dalla Rivoluzione Industriale con l’introduzione delle macchine, alle innovazioni scientifiche per pervenire agli albori dell’arte contemporanea da fine ‘800 ai giorni nostri in un excursus tra nuovi linguaggi visivi e A.I. per discutere di programmi, cambiamenti e produzioni artistiche.

Cos’è l’arte contemporanea? Che differenza c’è tra arte, finzione e artificio? Quando uomo e macchina smettono di interagire e dove si colloca la produzione creativa?

Si affronteranno temi e interrogativi sui quali discutere per approfondire l’iterazione tra arte, grafica, design, moda e pubblicità, tra nuove figure professionali e cambiamenti, tra “creativi” e “artisti” in un futuro sempre meno fantascientifico, ma più vicino e reale.

Il bacio nella storia dell’arte

Lezione presso Villa Farsetti – Santa Maria di Sala (VE) – 5 maggio 2024 ore 17:00

Il bacio è l’attesa, è il cuore che pulsa, è il percepire il sapore e l’odore dell’altro, è magia, è un incontro di fatalità e di emozioni che si annullano, è l’abbattimento della lontananza tra le persone, è avvicinamento dei corpi, è il perdersi in un’altra anima.
Tra i primi baci nell’arte troviamo quello rappresentato da Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova nella scena dell’incontro tra Sant’Anna e San Gioacchino; Giove e Io di Correggio con un’immagine seducente che si rivela sensualmente languida; Amore e Psiche di Antonio CanovaIl bacio di Gustav Klimt e via via fino ai più bei baci della storia del cinema.
Una lezione speciale per concludere la mostra “Dire, fare…baciare” tra storia e curiosità.

Domenica 5 maggio – ore 17:00 – presso la Sala Teatro di Villa Farsetti – Santa Maria di Sala (VE)

“Dire, Fare … Baciare”

“Dire, fare…baciare” – Un contemporaneo racconto visivo attorno al Bacio

Dal 6 aprile al 5 maggio 2024 – Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (VE)

Di fronte a un gesto universale come il bacio, che potremmo inseguire attraverso gli strumenti e le mediazioni dell’antropologia come della linguistica o della letteratura, è nata la scelta di indagare questo frammento di quotidianità dal punto di vista dell’arte. Quaranta artisti, provenienti da tutta Italia e dall’estero (Europa, Asia, Corea), hanno risposto a questo progetto di Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion, dedicato al tema del bacio e non solo, offrendo con corale empatia una straordinaria ricchezza di opere tra le più varie, quasi tutte appositamente create per la mostra e che si allineano lungo un amplissimo ventaglio di baci, declinandone le più diverse realtà emotive.

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Ottocento. Il secolo che visse due volte

Domenica 10 dicembre 2023, ore 11:30 – Sala Rossini – Caffè Pedrocchi

800, IL SECOLO CHE VISSE DUE VOLTE, lezione spettacolo a cura dello storico e critico d’arte Massimiliano Sabbion.

L’Ottocento, il secolo che visse due volte, nel dualismo tra Positivismo e Decadentismo, tra Bello e Brutto nelle arti come eredità per il secolo successivo per l’arte contemporanea.
Il brutto, il deforme, il macabro trovano il loro posto nell’arte come riflesso di una crisi, di quell’angoscia crescente e indomabile e che doveva essere espressa a qualunque costo e con qualunque mezzo.
Il Brutto e il Bello come due cose inseparabili, due facce della stessa medaglia: l’esistenza di uno determina quella dell’altro. L’arte scopre e ha bisogno del brutto come contraltare del bello, come ampia espressione dell’esistenza in un mondo che vede l’uomo affrontare nuove sfide economiche, sociali e politiche future.
Il percorso analizza, attraverso l’arte, il concetto di “brutto” dal Realismo, all’Impressionismo per arrivare alle Avanguardie del Novecento e all’eredità del mondo contemporaneo nata nell’Ottocento, un secolo che visse due volte.

Info e prenotazioni: https://www.800padovafestival.it/

Domenica 10 dicembre, ore 11:30 – Sala Rossini – Caffè Pedrocchi

INGRESSO GRATUITO

Damien Hirst – La bellezza del bizzarro

Visionary Art
Alzaia Naviglio Grande, 54
20144 – Milano

Caos, finzione e provocazione: l’arte di Damien Hirst

“Voglio fare arte, creare oggetti che avranno significato per sempre.

È un grande ambizione, una verità universale, ma qualcuno deve pur farlo”

(Damien Hirst)

Arte e provocazione, è il binomio che occupa gran parte della produzione dell’artista inglese Damien Hirst.

Genio mediatico o grande ingannatore? Ironico e sottile o acutissimo personaggio dotato di intuito dei tempi e dell’arte?

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Marek Zyga – “CuSn10”

Vecchiato Arte, via Dondi dall’Orologio 31, Padova

13 ottobre – 18 novembre 2023

Inaugurazione venerdì 13 ottobre, dalle  18.30

In presenza dell’artista

Con l’intervento critico dello storico dell’arte Massimiliano Sabbion

 Vecchiato Arte  presenta la mostra  di Marek Zyga “CuSn10″, allestita nella sede della galleria in via Dondi dall’Orologio. L’artista polacco espone per la prima volta in Italia, a Padova, le sue sculture in una mostra personale: figure umane e corpi rivestiti di lettere, numeri e simboli concepiti come forme d’arte.

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“IL VOLTO” – PICO48

SPAZIO BIOSFERA

Via San Martino Solferino 5/7 – PADOVA

Dal 21 al 24 settembre orari 10 -19

Inaugurazione giovedì 21 settembre ore 18.30

Si svolgerà a Padova nei giorni dal 21 al 24 settembre presso lo SPAZIO BIOSFERA in Via San Martino Solferino 5/7, un’esposizione di sculture dell’artista PICO48 

Per lo scultore, la tematica del VOLTO nel suo percorso artistico, è da sempre un elemento di forte interesse e di stimolo. Nelle sue opere l’artista cerca di far scaturire sensazioni gradevoli ed emozioni, lasciando all’osservatore un personale esercizio d’interpretazione di quel linguaggio universale non parlato insito in ogni espressione d’ arte. La materia scultorea è plasmata dall’ artista con sapiente ricerca dove, nel percorso che porta alla realizzazione finale del lavoro, si ritrova tutta la delicatezza, la forza e l’energia di un’anima che rende viva e palpabile “la sostanza di cui sono fatti i sogni”.

L ’amico artista C0110 su ciascuna opera esposta, ha dedicato la sua personalissima interpretazione con parole “di poesia” che aiutano a colpire la mente ed il cuore di chi ama l’arte.   

Intervento critico dello storico dell’arte Massimiliano Sabbion.

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L’essenziale è visibile agli occhi – Chiara Coltro

26 settembre – 29 ottobre 2023

Inaugurazione 30 settembre, ore 18.00

Scuderie di Palazzo Moroni, Padova

Nell’antologica di Chiara Coltro saranno esposte circa una quarantina di opere, realizzate negli ultimi sette anni di attività.

Osservando le opere di Chiara Coltro lo spettatore potrà compiere un viaggio tra il delirio creativo della solitudine e una lucidità visionaria, nutrendosi di odori, sensazioni, riflessi di luce che emergono da una realtà «visibile agli occhi» di Chiara.

Il Comune di Padova – Assessorato alla Cultura – presenta la mostra “L’essenziale è visibile agli occhi. Personale di Chiara Coltro”, che sarà inaugurata sabato 30 settembre 2023, alle ore 18.00 presso le Scuderie di Palazzo Moroni, Padova.

L’esposizione, organizzata insieme al Comune di Padova, è curata da Enrica Feltracco con l’intervento critico di Massimiliano Sabbion.

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Poesie urbane – Cristina Atofanei

Poesie Urbane

Personale di Cristina Atofanei
Casa delle Donne di Padova
dal 23 Settembre al 21 Ottobre 2023

Sabato 23 Settembre alle ore 18.00, presso la Casa delle donne di Padova in Via Carlo Bettella – 38 C, sarà inaugurata la personale dell’artista Cristina Atofanei dal titolo “Poesie Urbane”, curata da Enrica Feltracco e con l’intervento critico di Massimiliano Sabbion.

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Christo e Jeanne-Claude

Visionary Art Gallery
Alzaia Navigio Grande, 54
20144 – Milano

Inaugurazione 7 settembre 2023

“Ritengo che ci voglia più coraggio a creare cose che poi se ne vanno, che a creare cose che restano”.

“‘La bellezza, la scienza e l’arte trionfano sempre”

(Christo)

Christo (1935-2020) e Jeanne- Claude (1935-2009), due artisti, ma anche marito e moglie e nel mezzo della loro vita l’arte, l’opera, la carriera il tutto sempre vissuto come un sodalizio fatto di amore e di lavoro, ma come si può classificare e definire il percorso artistico di questa coppia?

È riduttivo definirli come “gli artisti che imballano le cose”, Christo e Jeanne-Claude non sono solo coloro che impacchettano oggetti, edifici, isole, laghi e ponti, ma sono anche, e soprattutto, i creatori di elaborati di una Land Art silenziosa e poetica, di processi visivi impattanti, ma delicati e di segni visibili in loco che si tramandano grazie ai progetti, ai video e alle fotografie e che segnano un’epoca e una visione artistica unica e riconoscibile.

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