Archivio autori Massimiliano Sabbion

Ti piace marcare ad arte? Come segnare un goal nell’arte contemporanea

Pubblicato il 15 gennaio 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Partita di calcio in tv, momento di tensione, concentrazione, rincorsa, silenzio, tiro…palla mancata! “Si va beh…ma hai visto come si è mangiato quel goal? No! Gli scivola la palla come se niente fosse“, e ancora “Pagato milioni per non raggiungere manco l’area avversaria“, “Guardalo neppure il fiato per farsi vicino all’attaccante!“, “Ma dai! Come si fa a sbagliare un rigore?” commenti da calcio dell’italiano medio votato allo stadio e ad infervorarsi per ogni partita o coppa da disputare alla quale poi arriva immancabile il commento “Quel goal POTEVO SEGNARLO ANCH’IO!“.

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Quando l’Arte parla. “Chiedimi se sarò felice”.

Pubblicato il 12 gennaio in http://vecchiatoart.blogspot.it

Anno nuovo, propositi nuovi: “Dopo le feste, lo giuro, mi metto a dieta e mi iscrivo in palestra!”, “Prometto che ai saldi compro solo se necessario”, “Anno nuovo via col passato, cancello i rami secchi dalla rubrica e non ci penso più”, “Quest’anno sarà l’anno del cambiamento, vedrai, una vera bomba!”, “L’oroscopo dice che questo è l’anno del mio segno, avrò tutti i pianeti allineati“.

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Ma ti piace veramente? Occasioni d’arte in tempo di saldi!

Pubblicato il 8 gennaio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Quante volte sarà capitato di trovarsi davanti ad uno specchio mentre si prova un maglione, un vestito, un paio di scarpe da acquistare ed essere nel dubbio se comprare o no?
Ok, ci sta il prezzo conveniente, la merce in saldo, l’occasione da non perdere, il capo alla moda…ma poi presi dall’entusiasmo si finisce per cedere anche al superfluo o all’inutile e allora si scoprirà che quelle scarpe fanno male, quel maglione proprio non lo si indosserà mai più di una volta e quel vestito, con una domanda sbalorditiva rivolta dalla nostra migliore amica farà crollare l’intenzione di portarlo sulla pelle: “ma ti piace veramente?“.

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Per ogni fine c’è un nuovo inizio. Imparare a guardare e vedere nell’arte e nella contemporaneità

Pubblicato il 5 gennaio 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Ad Alice, la piccola stella di Federica e Simone

“Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua”
(Il Piccolo Principe, Antoine de Saint Exupéry)

Capita molto spesso di trovarsi davanti ad opere che all’apparenza sembrano una cosa ma in realtà ne raffigurano un’altra, sovente rappresentano un soggetto reale che piano piano scivola nel concettuale.
È l’importanza della dicotomia tra VEDERE e GUARDARE, due elementi completamente diversi quando ci si mette davanti ad un’opera d’arte.

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Canto di Natale: è questa la vita che sognavi?

Pubblicato il 22 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

I’m wide awake (Sono sveglia)
And now it’s clear to me (Ed ora è chiaro)
That everything you see (Che tutto ciò che vedi)
Ain’t always what it seems (Non sempre è ciò che sembra)
I’m wide awake (Sono sveglia)
Yeah, I was dreaming for so long (Sì, ho sognato per così tanto tempo)
(Katy Perry, ” Wide Awake“)

Manca una manciata di ore al 25 dicembre, giorno di Natale preceduto da frenesia collettiva e da contorno fatto di luci, colori, carillon che risuonano nell’aria, finto buonismo condito da nevrosi e voglia di trovare il regalo originale e a basso costo. Si, il regalo, perché il Natale più che Messa di Mezzanotte, pranzo con la famiglia, auguri via sms dati e ricevuti da numeri che non ci sono più in rubrica, è essenzialmente questo: il regalo, che sia piccolo o grande, brutto e inutile è come si sente dire “è il pensiero che conta“.

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Il valore di un’opera d’arte. Patata e tartufo: compro dunque sono.

Pubblicato il 19 dicembre 20105 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Un oggetto, quando lo si compra, è acquistato per un valore imposto dal mercato, dai costi di produzione, dalla diffusione, rincarato da chi lo distribuisce e corredato dalle tasse con cui è venduto.
Un oggetto, quando lo si compra, diventa di proprietà quando dal venditore passa poi all’acquirente, entra quindi nella quotidianità e nella casa di chi lo ha comprato, viene usato, mostrato ed esibito.
Un oggetto, quando lo si compra, lo si acquista per vari motivi: per uso personale, per esigenza e necessità o semplicemente per sfizio e gusto e piacere per comprare.

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La bellezza salverà il mondo. L’arte salverà la natura

Pubblicato il 15 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

“L’unico mezzo con cui possiamo preservare la natura è la cultura”
(Wendell Berry)

Si è concluso il 12 dicembre l’accordo che i 195 stati presenti alla conferenza sul clima di Parigi hanno votato, il presidente della Cop21 Laurent Fabius ha specificato come questo accordo “è necessario per il mondo intero e per ciascuno dei nostri paesi. Aiuterà gli stati insulari a tutelarsi davanti all’avanzare dei mari che minacciano le loro coste; darà mezzi finanziari all’Africa, sosterrà l’America Latina nella protezione delle sue foreste e appoggerà i produttori di petrolio nella diversificazione della loro produzione energetica. Questo testo sarà al servizio delle grandi cause: sicurezza alimentare, lotta alla povertà, diritti essenziali e alla fine dei conti, la pace. Siamo arrivati alla fine di un percorso ma anche all’inizio di un altro. Il mondo trattiene il fiato e conta su tutti noi“.

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Alla Fiera dell’arte. GUARDARE ed ASCOLTARE tra arte ed artisti

Pubblicato l’11 dicembre 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it

L’esperienza di una fiera d’arte é tra le cose che bisogna provare almeno nella vita per il percorso d’arte che un artista, gallerista o aspirante critico decide e tenta di fare.
É un gran calderone di cose viste, riviste e rivisitate, di vecchio e di nuovo che si affaccia ben presto sul mercato dell’arte.
Alcune delle fiere possono apparire scontate e di poco interesse, altre ambite e gettonate per nomi e presenza, penso che le fiere invece debbano essere considerate tutte indistintamente come raccoglitore umano e artistico dei tempi che si vivono.

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