Pubblicato il 17 giugno 2011

Mostra Ennio Ludovico Chiggio. Dislocamenti Amodali. Ricerche 1957-2011
Centro Culturale Altinate/ San Gaetano, Padova 18 giugno -17 luglio 2011

Testo integrale degli apparati critici in versione PDF

Comunicato stampa:

Dislocamenti amodali è il titolo che indica le modalità non ortodosse seguite dal suo autore, Ennio Ludovico Chiggio, nelle ricerche che ha compiuto in 50 anni, che lo hanno visto sempre al centro d’avventure culturali e di sodalizi collettivi con cui ha condiviso e attraversato molti episodi del contemporaneo.
L’amodalità consiste nella forma espositiva voluta dall’autore con episodi centrati sulla materia del vedere, con tagli diacronici e sincronici sul piano storico, che disloca appunto le opere raccolte e presentate nell’antologica (presso il Centro culturale San Gaetano di Padova), su piani ellittici, con un’irrimediabile e voluta perdita del centro.

Ennio L. Chiggio, TRAMA CINETICA
Ennio L. Chiggio, TRAMA CINETICA

Ennio Ludovico Chiggio, è nato nel 1938 a Napoli, ha operato per molti anni a Venezia e Padova ove attualmente vive, proviene da studi artistici compiuti all’Accademia di Venezia e dalla frequentazione della Facoltà di Architettura, Accademia dove insegnerà per molti anni come docente di Progettazione ed estetica industriale.
Un episodio rilevante della sua ricerca visuale è il lavoro collettivo iniziato nel 1959 e svolto assieme al Gruppo Enne; con tale formula operativa ha agito per molti anni nell’ambito dell’Arte Programmata; tale esperienza è molto conosciuta per la letteratura che l’ha accompagnata: le opere prodotte dal 1960 al 1965, presenti in collezioni e musei internazionali, sono state richieste come testimonianza e verranno esposte nelle sale del San Gaetano, emergendo nella loro singolarità a contrappunto di oggetti e prototipi laboratoriali intesi come presenze diegetiche.
Nel 1963 assieme a Teresa Rampazzi sonorizza la sala Gruppo Enne alla Biennale di Venezia e fonda successivamente il Gruppo di fonologia musicale NPS per la produzione di oggetti sonori elettronici.

Ennio L. Chiggio, BISPAZIO INSTABILE, 1962-1983
Ennio L. Chiggio, BISPAZIO INSTABILE, 1962-1983

 Nel 1970 Chiggio, dopo la dissoluzione del fare collettivo, attua una serie di Ricerche sulle Alternanze Bianco Rosso con macchine ottiche gioiose che possano rivestire le forme del quotidiano come un abito di arlecchino. Nel 1980, utilizzando le strutture della Galleria TOT, aderisce al Movimento Ludico con installazioni e performance attuate dal gruppo TATA assieme ad architetti, artisti e al critico d’arte E. L. Francalanci curando una “Nomenklatura” editoriale (venti volumi verbo-visivi) come egli la definì. Tale atteggiamento sottende ancora oggi come “fil rouge”, cobordando tutte le altre ricerche di questa esposizione antologica.
Alcune opere di design presenti in mostra testimoniano dell’impegno nella progettazione: è del 1970 il Premio SMAU per l’orologio di controllo della Solari; di particolare interesse è la collaborazione con Dino Gavina per cui cura la comunicazione d’immagine della Simon e gli incontri culturali del Centro Duchamp; le sue consulenze si sono estese ad importanti aziende italiane ed estere nei settori dell’occhialeria e nella prefabbricazione leggera negli Stat Uniti.

Ennio L. Chiggio, TRAMA CINETICA M07, 1960-1978
Ennio L. Chiggio, TRAMA CINETICA M07, 1960-1978

 Tra le altre dislocazioni vi è una presenza singolare in mostra, un aspetto che Chiggio ha nascosto con reticenza, quando per la Schiapparelli Mode di Parigi progetta, nel 1991, il rilancio del marchio e la riedizione di abiti d’artista un tempo approntati da Cocteau, Man Ray, Dalì, Vertès, Bérard, Van Dongen, Giacometti, Fini.
Una serie di quaderni sulla visibilità come Insight e Ichastologica, editati tra gli altri dall’autore, sono sfogliabili in mostra elettronicamente: occasionati da lezioni e seminari, redatti per più di vent’anni accompagnano il visitatore mostrando l’impegno teorico delle ricerche visuali percorse. La mostra si conclude con l’attualità del lavoro di ricerca attraverso le ultime animazioni cinematiche e alcuni documenti filmici sull’impiego delle nanotecnologie. Un contributo filmico del regista Gianni Di Capua verrà realizzato in occasione di questo avvenimento.

Ennio L. Chiggio_MARGINE MULTIPLO ROTANTE, 1978
Ennio L. Chiggio_MARGINE MULTIPLO ROTANTE, 1978

Testo integrale degli apparati critici in versione PDF