Memore delle lezioni dei maestri del passato e della ricerca compiuta negli anni, Silvia Scuderi si presenta all’occhio dello spettatore come una “viaggiatrice visiva” che ha portato con sé l’esperienza di un presente fatto di memoria, di visioni oniriche, di immagini che rimandano alla natura attraverso vedute paesaggistiche e particolari naturali in una immersione totalizzante che fonde cielo e terra, il visibile e l’astratto.
Corsi d’acqua che si specchiano tra le fronde di una flora ribelle e prospera, rocce che sedimentano secoli e stratificazioni del tempo, paludi e canneti, spazi immensi contrapposti a sguardi che occupano tutta la tela mostrando, a volte, un particolare riconducibile ad una natura di più ampio respiro.
Il suo è uno studio profondamente introspettivo che abbisogna di forme e di colori spesso ridotti ad una piccola gamma che sfiora la bicromia, si alternano nelle opere dell’artista grandi tele e piccoli fogli dove il suo sentire visivo è affidato sia al soggetto che all’uso della materia pittorica.
Spesso le pennellate sono date in maniera materica, colore aggettante, spatolato, graffi mordenti che imprimono il soggetto rendendo la presenza fisica del colore e, dall’altro canto, Silvia Scuderi perviene alla delicatezza poetica con una definizione fine e acquerellata, quasi accennata rilevando una natura che sa essere impregnata di fascino, mostrando la sua parte dura e forte o, al contrario, soave e seducente.
Ciò che colpisce nelle scene naturali proposte da Silvia Scuderi è la non presenza dell’uomo, la sua assenza in un mondo lasciato libero di agire e fissato direttamente come osservazione che sfocia nell’astratto.
L’Espressionismo e l’Informale spiegano che ciò che conta è ciò che si affida alla materia e al sentimento che si cerca, con la capacità di saper narrare, di dare, ecco allora che la natura sfocia nell’intangibile quando la percezione si fa segnica e coloristica rilevando un insieme di emozioni che passano dal figurativo all’astratto.
I lavori di Silvia Scuderi provengono direttamente da un mondo che si fa intriso di sogni e di percorsi mnemonici di cose sentite, vissute, fatte proprie dove è difficile capire se a dominare i suoi pensieri sia stato il colore o semplicemente la forma lasciata operare nel tempo e nello spazio a disposizione.
Sono scavi di colore che colano tra le pieghe della memoria visiva, una pennellata che ricorda un ramo seccato al sole, un colpo di spatola che ricalca l’argine di un fosso, texture che si trasformano in verzura rigogliosa, tutto si fa forma, tutto è la visione di una materia che diventa astratta, senza una struttura specifica.
Venerdì 14 settembre 2018, presso la Galleria laRinascente, è stata inaugurata la personale dell’artista padovana Silvia Scuderi dal titolo “Oltre il mio sguardo”, a cura di Enrica Feltracco.
Il percorso espositivo è composto da una settantina di opere tra oli su tela, carta e tecniche miste.
Lo spettatore è condotto in un viaggio ad immersione totale nella natura tra cielo e terra, rocce sedimentate, corsi d’acqua e flora rigogliosa e ribelle: è una natura in fermento dove appare il ciclo perenne di nascita e trasformazione a tratti vitale e selvaggia: “Si potrebbe parlare di poesia (…) di ordine e di armonia, pur nel disordine delle cose rappresentate.” (Corrado Di Pietro)
Dalla tavolozza dell’artista, emerge un mondo minimo, fatto di rovi, di sterpaglie, di erbe selvatiche, di rigagnoli d’acqua che serpeggiano accanto ai fiumi: “Silvia Scuderi racconta molto di sé attraverso le sue opere e il titolo Oltre il mio sguardo è un regalo che fa a chi osserva, quasi a suggerire di non fermarci a ciò che ha visto lei, perché c’è ancora tanto oltre da vedere, sognare, sperimentare.” (Enrica Feltracco)
Lo spazio nelle sue tele è carico dello sguardo dell’artista: “Le pennellate sono date in maniera materica, colore aggettante, spatolato, graffi mordenti che imprimono il soggetto rendendo la presenza fisica del colore e, dall’altro canto, Silvia Scuderi perviene alla delicatezza poetica con una definizione fine e acquerellata, quasi accennata rilevando una natura che sa essere impregnata di fascino, mostrando la sua parte dura e forte o, al contrario, soave e seducente.” (Massimiliano Sabbion)
Silvia Scuderi (Padova, 1974), dopo la Laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Padova approda all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove approfondisce la sua ricerca artistica.
Memore degli insegnamenti dei grandi maestri dell’Espressionismo europeo e dell’Informale, porta le sue forme naturali dal figurativo all’espressione astratta in un gioco di forme e di colori presenti nelle opere in mostra.
Info
Apertura esposizione: 15 settembre-11 novembre 2018
Orario de la Rinascente
Ingresso libero
Catalogo in mostra
paganinl@comune.padova.it
padovacultura.it