Tutto ciò che è presente però non sarà mai scordato, la storia sedimenta, insegna e resta come monito di ciò che si è stato.
È da qui, da questo punto focale fatto di rimandi storici e di proiezioni future, di qualcosa che ha il fascino dell’impossibile e dell’incredibile che parte l’opera di Franz Chi, nelle sue opere c’è la proiezione di una bellezza universale che ha l’armonia e l’eleganza dei volti e dei corpi muliebri, simbolo di vita, dove sopravvivono continui cambiamenti e mutazioni che si sono innestati nel corso dei secoli fino ad arrivare ad un mondo contemporaneo che guarda oltre lo sguardo e si propaga verso quel futuro che non si conosce, ma si crea, si teme e si ricerca.
Le sculture di Franz Chi fanno convivere busti e volti umani dal sapore cyberpunk dove sono reinventati esseri straordinari, combinazioni tra uomini e macchine che assumono immagini ricche di suggestioni che rappresentano l’odierna società che non si arrende al concetto di morte, di vecchiaia, di tempo.
Nelle sue opere l’artista proietta mondi fantascientifici, memore del suo sentore onnivoro fatto di studio e di ricerca tra film, fumetti, letteratura, fusi con il sentire contemporaneo, dove l’uomo si rende partecipe di una illusoria immortalità riuscendo a “sconfiggere” in maniera illusoria la morte stessa, il tempo e la paura di invecchiare: arti sostituiti da innesti e nuovi organi vitali, protesi e arti artificiali, tutto per rincorrere l’illusione della vita eterna.
Reboot, riavvio, ricominciare e ripartire rivedendo il passato e proiettandosi quindi verso il futuro, ricreare dall’inizio quindi la propria storia con personaggi noti e sequenze nuove, con un tempo nuovo che segua in questo modo una riscrittura di un istante e di un evento ex novo.
Le sculture presentate allo spettatore sono un momento di passaggio e di riflessione sulla storia, con le icone dell’arte riconoscibili e riconducibili alla memoria, le opere diventano in questo modo il pretesto per guardare la società odierna e sono esse stesse la rappresentazione del tempo e della caducità dell’uomo.
Strutture naturali modificate dal tempo, innestate da meccanismi e pezzi di macchine industriali che si intersecano diventando una sola cosa con il corpo iniziale, pensieri che si uniscono alle forme primarie, anime che si accarezzano con la speranza consapevole di essere parte di un processo in fase di cambiamento, tutto proiettato verso una visione spazio-temporale, una visione di un futuro passato.
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