“L’uomo nella sua arroganza si crede un’opera grande, meritevole di una creazione divina.
Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.”
(Charles Darwin – L’origine dell’uomo)
L’evoluzione è un processo fatto di cambiamenti e di modificazioni che portano a una mutazione successiva morfologica e strutturale tra gli organismi viventi, per condurre questo sviluppo strutturale ciò di cui si necessita è il tempo.
Il tempo dunque è il responsabile dell’evoluzione, ma la costante trasformazione e adattamento delle specie viventi all’habitat porta spesso alla perdita di relazioni tra l’essere vivente e lo spazio in cui vive e si adatta.
Il cuore di (R)EVOLVE(R) si sviluppa attorno al processo evolutivo filtrato dall’osservazione contemporanea del mondo odierno: cosa succede se l’uomo, memore del suo passato, del suo lento scorrere del tempo, arriva pian piano a distruggere lo stesso ecosistema dal quale è stato generato? Come può ancora la natura silente accettare la distruzione dell’ambiente, delle specie e tacere di fronte all’evoluzione, o forse meglio dire “involuzione”, del pianeta Terra?
Il soggetto di (R)EVOLVE(R) è la vita, anzi, sono le forme di vita in cui compaiono gli organismi unicellulari, le prime creature invertebrate, insetti, rettili, mammiferi, creature che popolano il pianeta Terra, ma non sono semplici “ritratti della creazione” né tavole naturalistiche anche se a tratti i rimandi storici e artistici fanno pensare a grandi artisti del passato come Jacopo Ligozzi, Ulisse Aldrovandi, Dionysius Ehret, John James Audubon, John Gould.
La sequenza di elaborazioni create da Alessio Bolognesi è popolata da animali ribelli che si rivoltano contro l’essere umano, principale responsabile dello sfacelo naturale: l’inquinamento atmosferico e idrico, il riscaldamento globale, la cementificazione, il disboscamento e l’estinzione delle specie sono i motivi che spingono gli animali ad armarsi e combattere.
Sono esseri in missione per conto della sopravvivenza e della Natura che, stanca di soprusi e violenze, ha deciso di assoldare “agenti speciali”, arruolati per la difesa globale.
Incattiviti scoiattoli diventano bombaroli, seriosi gufi in veste di samurai con tanto di katana si apprestano alla battaglia, rinoceronti alla carica con il dorso riempito da armi da fuoco, eleganti cervi che reggono tra le corna dei lanciamissili, scattanti rane mitragliatrici, ermellini pronti all’attacco con tanto di alabarda, severe aquile che puntano lo sguardo accusatore allo spettatore, anguille sinuose predisposte al combattimento, leggiadri colibrì preparati a schiacciare un pulsante per scatenare il fuoco contro l’uomo e ancora, a far da corollario a questo bestiario rivoluzionario, compaiono organismi unicellulari, maestose trilobite, fantascientifici e goffi tardigradi: echi da un passato lontano che tornano in vita con rettili preistorici.
Quello che si esibisce è il mondo della natura che si presenta ribelle e si ribella!
A far da premessa alle immagini che si stagliano sui fogli, la presenza del Carbonio 12, descritto per mezzo di atomi, bolle nere che raffigurano l’elemento base che costituisce ogni forma vivente.
La base della chimica organica che, di fatto, è detta anche chimica del carbonio.
I lavori di Alessio Bolognesi per la serie (R)EVOLVE(R) si presentano con tecnica mista su un supporto fatto dal recupero di carte autentiche datate tra il 1820 e il 1870: sono vecchi documenti catastali, fogli scritti a mano, schede di registri provenienti dalla zona di Ferrara e provincia, un legame con il territorio e il trascorso che lega l’artista alla città, una texture fatta da stampa e umidità che il tempo ha modificato.
La completezza dei lavori si rinnova con le cornici create a mano con legno di recupero, parte stessa dell’opera come scrigno di una memoria perduta in cui sono incastonate le pagine ottocentesche illustrate con la rivoluzione-evoluzione di (R)EVOLVE(R).
Da Esopo a Walt Disney gli animali parlanti che nascono da favole e racconti popolari espongono e riflettono i comportamenti dell’uomo presentandosi come creature che agiscono nell’inconscio umano creando poi figure retoriche dove il regno animale e quello umano, prendono l’uno le sembianze dell’altro.
Visioni fantascientifiche, dai tratti ironici e amari si ritrovano nel corso della storia visiva e creativa dell’uomo: “Le Metamorfosi” di Ovidio, “L’Asino d’oro” di Apuleio,”La Metamorfosi” di Franz Kafka, “La Bella e la Bestia“, “La fattoria degli animali” di George Orwell, “Il Pianeta delle Scimmie“, “Maus” di Art Spiegelman, fino al procione antropomorfo Rocket Raccoon, membro dei “Guardiani della Galassia“, sono solo alcuni esempi.
Manipolazioni evolutive di carattere genetico o di sopravvivenza della specie sono state quindi esplorate nel mondo dell’arte contemporanea affrontando l’uomo che si fa animale o, al contrario, l’animale che si fa uomo: Matthew Barney in “CREMASTER 4” (1994); le sculture di Louise Bourgeois; Maurizio Cattelan che trasforma l’ironia in dissacrazione quando umanizza lo scoiattolo suicida con tanto di pistola nell’opera “Bidibibodibiboo” del 1996 in cui si ritrova il ritratto di noi, noi “uomini senza qualità“.
È palese il rapporto di ricerca che ha condotto Alessio Bolognesi ad un continuo confronto con un mondo contemporaneo fatto di richiami street art, al cinema, ai fumetti, al mondo dei social network in quanto artista onnivoro e contemporaneo, ironico e inquieto nella sua osservazione.
(R)EVOLVE(R) quindi non è solo un titolo per una serie di opere d’arte, (R)EVOLVE(R) è soprattutto un viaggio intrapreso come ribellione e metamorfosi; “evolve” come “evolvere”, come progressione e sviluppo di trasformazione; “revolver” come “rivoltella”, un’arma per la difesa, una pistola a tamburo che deve il suo nome dalla lingua latina, “revolvere” che significa infatti “girare o rivoltarsi”; rivolta vista come ribellione collettiva, anche in maniera violenta, contro il potere costituito: rivoluzione è evoluzione, evoluzione è rivoluzione.
Un tragitto che ha portato l’artista a confrontarsi con varie esperienze e linguaggi passando dalle origini pop ai lavori su carta antica, proseguendo con illustrazioni introspettive che si alternano alla pittura, fino ad arrivare al linguaggio della Street Art.
Senza scordare Sfiggy, personaggio alter ego di Alessio, nato nel 2010, che ha seguito l’artista nelle sue evoluzioni.
L’arte è tutto questo: è amarezza, è sofferenza, è tormento prima che esplosione di pura gioia, è voler vedere il proprio sforzo appagato e riconosciuto, anche se fosse solo un gesto, un taglio che squarcia il tempo, ma di cui resta il segno, ma è tempo di cambiare, di evolvere.
“Comunque sia, un’evoluzione è un destino” diceva Thomas Mann in “La morte a Venezia“.
Comunque sia, una rivoluzione-evoluzione, (R)EVOLVE(R) è un destino.
(R)EVOLVE(R) di Alessio Bolognesi
a cura di Massimiliano Sabbion
2 febbraio – 2 marzo 2017
dal lunedi al venerdi orari 15:30 – 19:30
Spazio Cima
via Ombrone, 9 – 00100 ROMA
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