Quando ci si appresta a visitare una mostra di solito ci si prepara in maniera coscienziosa o al massimo si va allo sbaraglio lasciando che sia il caso a guidarci all’interno di opere, cartigli e descrizioni.
Magari accodandosi per qualche momento a gruppi organizzati con tanto di guida oppure noleggiando (anche se molto spesso ora sono gratuiti) delle audioguide per seguire il percorso.
Spesso ci si annoia però perché si perde l’impatto emotivo della mostra e allora si arriva a percorrere le varie sale di fretta e furia perdendo aneddoti e particolari legati all’opera e all’artista.
In realtà sono occasioni mancante, situazioni sprecate che rendono la visita meno piacevole poi… peccato! Ci si lamenta sempre in seguito quando si visita una qualsiasi manifestazione perché si fanno lunghe code, ore d’attesa, il caldo, la confusione, le voci concitate, gli spazi angusti, la poca libertà espressiva date nello spazio alle opere, la mancanza di informazioni e di guide…
Beh, alt! Fermiamoci un attimo, non spariamo sempre a mille contro tutti, non lamentiamoci in ogni momento di quello che la cultura offre, qualcosa di buono c’è sempre, basta vederlo e scavarci un poco.
Lo sapete che alcune istituzioni, musei, fondazioni sparse sul territorio italiano fanno operazioni totalmente gratuite per far conoscere le opere e gli artisti attraverso persone e strumenti adeguati alla portata di tutti?
Laboratori d’arte per i bambini, giornate speciali, iterazioni con musica, danza, teatro, guide gratuite aperte a chi visita l’evento…
Due mostre importanti presso la Fondazione Pinault a Palazzo Grassi e Punta della Dogana: la mostra a Palazzo Grassi è su Sigmar Polke aperta fino al 6 novembre 2016.
A Punta della Dogana è invece allestita Accrochage, fino al 20 novembre 2016.
I due eventi sono motivo di questa discussione con una guida d’eccezione: Giulia Granzotto.
Giulia è da sola a condurre il visitatore mettendosi a disposizione di chi vuole seguire un percorso accompagnato tra le sale e le opere d’arte, ogni sabato.
Una iniziativa lodevole e unica, piena di spunti per inoltrarsi tra i pensieri degli artisti e i loro lavori.
È questa l’occasione, tramite lo scritto che segue, per ricevere una serie di informazioni per apprendere sia l’aspetto di chi opera nel settore sia per conoscere Giulia, una giovane energica e spigliata appassionata di arte e di comunicazione.
1 – Ciao Giulia, per chi non ti conosce e si avvicina a te come persona curiosa per condurre un percorso con te come guida se ti dovessi definire in cinque aggettivi come ti descriveresti?
Ciao Maxi! Prima di tutto, grazie per questa intervista! Se mi dovessi descrivere con cinque aggettivi direi che sono: appassionata, disponibile, curiosa, attenta, sorridente! Questo fa parte del mio carattere di essere umano che naturalmente si riflette anche sul mio lavoro, infatti, mi interfaccio con il pubblico e tutta questa attenzione che mi si rivolge e può mettere un po’ di tensione e di preoccupazione; ci si chiede: sarò all’altezza? Cosa che poi è caratteristica di tutte le attività lavorative…io cerco di presentarmi sempre sorridente e ben disposta nella speranza che anche i visitatori lo siano nei miei confronti e in quelli della mostra!
2 – Quale percorso di studi ed esperienze hai fatto?
Sono laureata in Lettere all’Università di Padova, in Progettazione e Gestione del Turismo Culturale, con una tesi in Storia dell’Arte Medievale e poi ho proseguito con due master, uno in Governance delle Risorse Turistiche e Territoriali all’Università di Padova e uno in Cultural Management all’Università di Ferrara. Ho iniziato con uno stage ai Musei Civici di Padova aiutando nella mostra su Mantegna e poi altre esperienze diverse nel settore come le visite guidate alle mostre organizzate dalla Fondazione Cassa di Risparmio a Padova. Poi grazie al secondo master ho proseguito con uno stage alla Fondazione Pinault di Venezia all’Ufficio Sviluppo Marketing…poi il Vintage Festival, il TEDxPadova e l’organizzazione della mostre insieme ad Enrica Feltracco.
3 – Quali mostre ci sono adesso a Palazzo Grassi e Punta della Dogana e fino a quando saranno visitabili?
La mostra a Palazzo Grassi è su Sigmar Polke, l’artista tedesco mancato nel 2010.
A Punta della Dogana è invece allestita Accrochage.
4 – Nello specifico che cosa racconta la mostra Sigmar Polke al Grassi e cosa vuole mettere in evidenza Accrochage a Punta.
La mostra Sigmar Polke è la prima retrospettiva in Italia dell’artista tedesco.
La mostra è stata curata da Elena Geuna e Guy Tossato. Le opere di Polke sono presentate in un allestimento che va a ritroso, dalle ultime opere (emozionante vedere l’atrio del Palazzo con la monumentale onere del 2007, Axial Age) a quella più vecchie.
Accrochage invece è la mostra allestita a Punta della Dogana da Caroline Bourgeois e che vuole mettere in evidenza 21 artisti che non sono mai stati esposti da quando sono entrati a far parte della Collezione Pinault.
5 – In che cosa consiste questo nuovo servizio di visite guidate gratuite, spiegalo un po’!
Il servizio di visite guidate gratuite è stato introdotto quest’anno a Palazzo Grassi e Punta della Dogana per coinvolgere al meglio i visitatori nella realtà museale della Fondazione; sono degli utili strumenti per approfondire e comprendere al meglio il senso e lo spirito della due mostre. Siamo contenti che questo tipo di servizio sia molto apprezzato!
6 – Info pratiche sulle visite guidate per chi volesse venire in visita.
Le visita guidate gratuite alle due mostre sono ogni sabato pomeriggio; quella alla mostra Sigmar Polke inizia sempre alle ore 15.00, ad Accrochage invece è alle 16.30. Non serve prenotare e vi si accede con il biglietto d’entrata.
7 – Che tipologia di persone ci sono alle tue visite guidate?
I visitatori sono di varie fasce di età, maggiormente di età medio-giovane ma non mancano coppie più mature. Le guide per ora sono in italiano per cui i visitatori sono italiani anche se ho visto qualche volta alcuni francesi residenti nel nostro Paese che seguivano con grande interesse le visite. La loro provenienza è per lo più dal nord Italia.
Sto facendo anche un lavoro di promozione delle mostre e delle visite sul nostro territorio, in modo che anche le città più vicine a Venezia vengano a conoscenza dei servizi ed eventi della città lagunare. Molto spesso anche noi padovani, che viviamo a mezz’ora di treno da Venezia, non conosciamo quello che questa bellissima città offre.
8 – Ultima domanda su di te: se tu potessi scegliere un personaggio famoso vivente e uno del passato a chi ti piacerebbe fare una guida alle mostre?
Ah che bella domanda!!! Un personaggio famoso del presente sarebbe sicuramente il mio cantante preferito Bryan Adams, che è pure un famoso fotografo…o anche uno a Wes Anderson!
Uno del passato…non saprei forse Margherita Hack, anche se non è del passato lontano!
Un incontro piacevole, simpatico e pieno di energia. Questa è Giulia, una ragazza che ama l’arte e comunicare con la gente.
A conclusione: un invito a visitare le mostre in sua compagnia il sabato pomeriggio e un solo finale torna in testa per chiudere la nostra chiacchierata, il titolo di una canzone cantata da Vasco Rossi nel 1987: “Brava Giulia”.