Archivio annuale 2016

L’arte o l’artista? Immagine e prodotto su chi “pesa” di più!

Pubblicato il 01 aprile 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

a Zaha Hadid,
costruttrice di sogni e architetture

L’attesa del piacere è essa stessa il piacere
(Gotthold Ephraim Lessing)

Nella partita tra chi salvare se l’arte o l’artista chi vince? Chi è più importante? L’artista che passa o l’arte che resta?
L’artista spesso viene supportato e con lui vengo spinte e avvalorate idee e situazioni, diventa protagonista non solo di opere ma di una serie di lavoro di comunicazione, marketing, apparizioni e comparsate che ne creano il mito, dove l’immagine medesima travalica poi la sua produzione a favore di un egocentrismo che diventa esso stesso prodotto d’arte.

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ST’ART. Partenza tra piacere e gusto, tra Arte e Amore

Pubblicato il 29 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Perché ci si circonda di cose belle? Perché, in base alla cultura e ai condizionamenti in cui si cresce, siamo attratti da forme e colori? Perché l’arte in sé ci dà piacere?
Quali meccanismi inducono la nostra sensibilità e il nostro cervello a circondarci di cose che stimolino il nostro piacere e la creatività, il gusto del bello?
Il percorso da affrontare non è facile ma le parole IMPOSSIBILE e FACILISSIMO non esistono: nulla è impossibile, niente è facilissimo, sia in arte che nella vita.

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Arriva la bomba che scoppia e rimbomba. Tintin a Bruxelles tra arte e Isis

Pubblicato il 25 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

La riflessione delle prossime righe proviene direttamente da un post pubblicato su Facebook il 23 marzo 2016 dal giornalista Enrico Mentana, è un pensiero dedicato agli ultimi accadimenti dopo gli attentanti kamikaze da parte di alcuni componenti dell’Isis contro il cuore dell’Europa scoppiati nell’aeroporto e nella metropolitana della città di Bruxelles.
Prendendo spunto dalle parole dette da qui comincia la mia riflessione sull’identità di un popolo attraverso un percorso artistico e culturale che si è dilungato nel corso dei decenni.

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La moda dell’arte. Scoprire chi è Banksy: collezionare o accumulare?

Pubblicato il 22 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Oggi, spesso, la gente parla di arte e acquista arte senza alcuna nozione, solo per moda.
Ma si deve possedere uno sguardo
(Martina Mondadori)

Spesso non si slega e distingue il legame che sussiste tra l’arte e quello che fa dell’arte la moda, possedere un’opera di un determinato artista solo per il gusto di dire “ne ho uno anch’io”, senza pensare effettivamente ad un valore emozionale ma solo alla moda passeggera o quella parte effimera da “oggetto da collezione” sminuisce il lavoro dell’artista e porta tutto verso meri lidi commerciali ed economici.

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“Corto”-Manrico Baldo (alias Zero Mentale)

A Claudio Venturini,
per il coraggio e la forza di credere nell’Arte,
per la voglia di conoscenza e ricerca,
per l’Amicizia di una vita

“Non finiremo mai di cercare.
E la fine della nostra ricerca sarà l’arrivare al punto da cui siamo partiti
e il conoscere quel luogo per la prima volta.”
(Thomas Stearn Eliot)

Il ciclo di “Corto” è presente alla mostra “Forma Mentis” presso la Rinascente (Padova), fino al 17 aprile 2016, è possibile vedere dal vivo il percorso svolto da Manrico Baldo, alias Zero Mentale, dove, davanti alle opere dell’artista, l’osservatore è coinvolto per dare un nome alle proprie idee ed emozioni.
L’amico Claudio Venturini ha creduto nel progetto acquisendo la piena totalità di diritto del percorso per la sua collezione, coraggiosamente è stata espressa la piena libertà intellettiva svincolata da un figurativismo precedente a favore della disquisizione della ricerca dell’Io interiore.

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SOCIALART. Diffondere le immagini e le idee nella cultura contemporanea.

Pubblicato il 18 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it/2016

Storia, arte e cultura accompagnano da sempre il percorso dell’uomo, nella sua follia quotidiana l’essere umano è stato capace di produrre cose stupefacenti e che da secoli contribuiscono a far si la bellezza, la cura del bello e di un passato che contribuisce a continuare il futuro prossimo si avviluppa nelle cose e nelle menti a venire.
La stessa cosa vale per le brutture compiute dall’uomo e che ancora oggi continuano: guerre politiche, sociali, religiose, inquinamento, odio e razzismo, realtà che poi continuano e si sviluppano poiché fanno parte del nostro vissuto giornaliero.

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St(r.i.p) Art. La morte dell’arte di strada, la fine dello stato urbano

Pubblicato il 15 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

A giorni, il 18 marzo, inaugura una mostra a Bologna che ancora prima di aprire le porte è già un caso e una polemica a livello mediatico e artistico, “Street Art. Banksy & Co. – L’arte allo stato urbano”, promossa da Genus Bononiae, con il sostegno della Fondazione Carisbo.
Un accento che viene messo su quello che si può definire un modo di fare arte a cui le istituzioni ufficiali vogliono dare risalto e dignità riconoscendo il valore artistico di opere e di artisti finora confinati come “scarabocchiatori seriali” sui muri della città.

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Real-Astr-ART. Dibattito (MAI SOPITO) tra arte figurativa e arte astratta

Pubblicato il 11 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

Con troppa facilità si arriva a decretare l’arte come arte figurativa e arte astratta di fronte ad opere che sono di dubbia interpretazione.
Quando non trovano assonanze con il metro di paragone della realtà allora si definisce “astratta” quell’arte che non si sa riconoscere e un quadro appare sotto la dicitura di “astratto” quando non è riconducibile a forme desunte dalla realtà.
Sbagliato! Non esiste l’arte astratta, tutto parte da una forma reale e concreta e solo perché non si è capaci di ricondurla ad una forma reale allora la si circoscrive, appunto, come astratta, cioè incompressibile.

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Performance e nudo. Che dice il corpo quando è nudo?

Pubblicato il 05 marzo 2016 in http://vecchiatoart.blogspot.it

C’è ancora spazio per l’arte contemporanea oggi? Quali significati si nascondo dietro alle provocazioni e alle performance? Ha senso oggi creare scandalo con nudi gratuiti o azioni che scadono nel volgare e nel ridicolo?
Ogni secolo è costellato da recuperi ed emozioni che si rimescolano a percezioni dette già nelle epoche passate, magari rivisitate e riviste, e si arriva ad un risultato che concepisce idee nate da una linea contemporanea che si perde nella proiezione di un ipotetico futuro prossimo.

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2016: Odissea per e nello spazio. I luoghi per l’arte contemporanea.

Pubblicato il 5 marzo 2016 in  http://vecchiatoart.blogspot.it

Quante volte sarà capitato di andare a visitare una mostra, una galleria o un museo e di trovare gli spazi in cui ci si ritrova a definirli “poco adeguati”? O sono troppo dispersivi o al contrario troppo angusti.
Riduttivo, è il termine che si usa per definire le stanze affollate e ammassate di persone che tendono i colli verso l’alto per poter scorgere quel-quadro-tanto-famoso per cui tutti sono in coda; riduttivi, sono i corridoi stretti con comitive da superare.

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