Pubblicato il 26 agosto 2015 in http://vecchiatoart.blogspot.it
PARTE IV
“La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva”
(David Hume)
Manca ancora una cosa per concludere il rito della mostra: il bookshop, una bolgia di merchandising fatto di “ricordini” vari e kitsch che “bisogna-assolutamente-possedere”: dal portachiavi alle matite e penne, dalla gomma da cancellare, quaderni, blocchi, al moderno tappetino per il mouse, dagli intramontabili foulard, portfolio e cartoline commemorative che riproducono le opere, alle inutili e nel contempo indispensabili calamite da frigo, le carte da gioco, i sottobicchieri che non saranno mai usati, borse, ombrelli e ventagli che riproducono quadri e sculture, fino alle moderne cover per smartphone, e loro, le tazze, si, le immancabili tazze… ci sta insomma tutto quello che (non) serve per ogni tasca e per ogni uso.